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Premessa, non è una gara a chi la dice più grossa. Quanto successo al San Paolo, così per come si legge nel comunicato ufficiale del Napoli, non ha niente a che fare con il Napoli direttamente. Anzi, la società partenopea ne è vittima in pieno. Vittima di una parte di cose che non funzionano in Italia in generale e contro le quali ci stanno sbattendo il muso parecchie altre squadre. Così, quando si alza il coro "che noia, vince sempre la Juve", tutti questi piccoli problemi tornano a galla, facendo emergere una lunga listi di motivi per cui dare una spiegazione razionale anche alla monotonia della Serie A. La Juventus vince perché ha una struttura che le permette di farlo e, senza concorrenza, di farlo ancor di più.

GIUDIZI - Si può odiare, certo, chi vince. Ed è giusto che il primo si prenda qualche scherno d'invidia, perché questo genera la vittoria sugli sconfitti. Eppure, quest'estate, con due contender di rilievo, in tanti si sono spesi per dire che la Juventus faccia il male della Serie A. In tanti lo hanno sostenuto (anche l'ultimo arrivato, Commisso) seppur consapevoli che la Juventus segua semplicemente la sua strada: una a quattro corsie, molto veloce, mentre tutti gli altri sono congestionati nel traffico. Magari, in quello di Roma, che ha portato la società giallorossa ad attendere - ad oggi - 2182 giorni per aver anche solo un'idea sul dove costruire il proprio stadio. Oppure, in quello di Milano, dove Inter e Milan hanno cominciato ora, nel 2020, a parlare di un futuro che ha il sapor di presente, quasi passato. San Siro sì, San Siro no, intanto le infrastrutture bianconere crescono: sei anni fa, la società bianconera comprava la Continassa. Oggi, assieme allo stesso Allianz, sono la casa degli ultimi otto scudetti consecutivi.