commenta
Giacomo Carolei è noto al pubblico del web in quanto comico e youtuber. Nelle ultime settimane, però, si è reso protagonista anche di un altro progetto: gira gli stadi d'Italia con la maglia della Juve addosso, con l'obiettivo di scambiarsi un segno di pace tra tifosi. Ha rimediato però sempre il solito trattamento: insulti, minacce e insulti.



Questa la sua intervista a Tuttosport, in edicola oggi: "Un pazzo? Beh, forse un po’ sì, perché se non ci fosse la telecamera, lo ammetto, qualche schiaffo o forse peggio lo avrei già preso. Ma la Go Pro che tengo in cima a un bastone da selfie per fortuna inibisce la violenza fisica. Non quella verbale, perché di insulti ne ricevo parecchi. Mi sono reso conto di quanto odio ci sia nei confronti della Juventus. Non mi aspettavo certo di essere applaudito, ma non credevo si potessero raggiungere certi livelli. Io scherzo e provoco quando dico: sono venuto qui per un gesto di distensione e pace, però è ovvio che mi piacerebbe registrare altre reazioni. La Juventus è di gran lunga la squadra più odiata d’Italia. Non credo che otterrei lo stesso risultato con una maglia del Milan o dell’Inter. Penso che questo odio sia figlio dell’invidia per i successi. L’invidia è uno dei motori più potenti dell’essere umano, sia nel bene che nel male. Devo dire che dove mi sono divertito di più è intorno all’Olimpico prima di una partita della Roma. I romani possono seppellirti con una battuta e devo dire che alcuni sono stati anche simpatici. A Firenze ho visto sguardi che mi hanno inquietato. Io sono un uomo di spettacolo e non ho nessuna pretesa sociologica o morale. Il mio sogno è che qualche televisione si accorga di me, ma devo dire che questi video nati per gioco mi hanno fatto riflettere".