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Giovanni Carnevali, amministratore delegato e direttore generale del Sassuolo, parla in un'intervista a Tuttosport: "Giampaolo, Pirlo o una sorpresa in panchina? Stiamo ancora valutando i pro e i contro di ogni opzione. Il nostro nuovo allenatore lo conoscerete tra una settimana. In questo momento abbiamo soltanto quel pensiero in testa. Anzi, a dire la verità ne abbiamo anche un altro...". 
 
RASPADORI? - «Esatto. L’altra notte, quando è uscita la lista ufficiale, ho provato un orgoglio immenso. E sono convinto che da lassù anche il patron Squinzi, grande artefice del progetto Sassuolo, avrà provato le mie stesse sensazioni. Raspadori è cresciuto nel nostro vivaio e vederlo già all’Europeo rappresenta la nostra Champions League, la ciliegina sulla torta dopo 8 stagioni consecutive in Serie A. Oltretutto, Giacomo si aggiunge a Locatelli e Berardi. Senza contare che tra i convocati ci sono anche Lorenzo Pellegrini, Sensi, Acerbi: tutti giocatori passati dal Sassuolo. Fantastico!». 
 
SPECIALE - «Alle indubbie doti tecniche abbina qualità umane non comuni: è davvero un ragazzo a modo. Per Giacomo ha un debole anche il mio amico Arrigo Sacchi e sono sicuro che Raspadori sarebbe stato bene pure in una squadra allenata dal mister. Se Giacomo va all’Europeo, molti meriti sono anche di De Zerbi: colgo l’occasione per ringraziarlo una volta di più. Non ha prezzo, nel senso che non lo vogliamo vendere. Il Sassuolo punta sui giovani e Raspadori si deve consacrare con noi. Stesso discorso per Scamacca. Raspadori resta al cento per cento. Non vogliamo nemmeno ascoltare eventuali proposte, per lui. Mentre per gli altri giocatori ambiti dai top club, vedremo. Qualche interesse concreto c’è, soprattutto dall’estero. Sì, Locatelli è uno di questi». 
 
FINISCE PRIMA L'EUROPEO O LOCATELLI-JUVE? - «L’Europeo... (risata). E vi dico il perché: ci auguriamo che Manuel sia protagonista con l’Italia. Vorremmo rimandare ogni trattativa a dopo l’Europeo». 
 
COSA MANCA - «L’offerta giusta, che accontenti tutti. È vero, lo scorso anno la Juventus si è mossa per Locatelli, recentemente però gli unici interessi concreti per Manuel sono arrivati dall’estero. Siamo all’inizio, ma all’estero mi sembra facciano sul serio. Siamo aperti a tutto e cercheremo di accontentare Locatelli, però non abbiamo l’esigenza di vendere nessuno. Manuel, nel caso, preferiremmo cederlo senza inserire giocatori. Il modo di operare sarà il solito: quando arriverà un’offerta la valuteremo assieme al ragazzo. Vale per Locatelli e anche per Boga, con cui ho parlato: non è vero che Jérémie vuole andare via a tutti i costi». 

ALLEGRI E CONTE-INTER - «Mi aspettavo entrambe le cose. Immaginavo che i bianconeri avrebbero avuto bisogno di Allegri ed ero convinto che Max sarebbe tornato volentieri in un club in cui ha vinto tanto. L’addio di Conte un po’ si intuiva. La vera sorpresa è stato il ritorno di Ancelotti al Real Madrid. Stupisce perché non se ne parlava, ma Carletto è una garanzia e conosce perfettamente il mondo del Real Madrid». 
 
CHI PRENDERE DA UN TOP CLUB - «Il mio sogno resta Chiellini, sarebbe perfetto per noi. Vedremo in futuro». 
 
JUVE - «Mi ha fatto piacere l’accostamento, però non c’è stato nulla. Io sono molto legato alla famiglia Squinzi». 
 
PARATICI E CHERUBINI - «Paratici ha svolto un gran lavoro alla Juventus: forse è stato Pogba il suo miglior colpo. Adesso lo immagino all’estero, soprattutto in Premier League. Ma anche con Cherubini la Juventus è andata sul sicuro: abbiamo un bel rapporto, Federico è un gran professionista». 
 
RONALDO RESTA - «Direi di sì. E soprattutto me lo auguro: sarebbe un bene per tutta la Serie A».