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Giovanni Capuano commenta sul sito di Panoramala campagna #JuveOut, che ha coinvolto centinaia di anti-juventini sui social network: 

"I fatti prima di tutto: nelle giornate successive alla Supercoppa italiana di Gedda vinta dalla Juventus contro il Milan con gol di Ronaldo e contorno di polemiche, sui social ha preso piede la campagna #JuveOut. E' entrata rapidamente tra i trend di Twitter grazie al solito meccanismo virale che lo ha reso argomento di dibattito sempre più diffuso. La ragione? Augurarsi in maniera polemica l'estromissione della Juventus dalle competizioni italiane perché simbolo di un calcio poco pulito, favorito dagli arbitri e dal sistema (...). Detto che in Arabia gli episodi da moviola in cui il buon Banti e i suoi collaboratori non hanno deciso per il meglio sono molteplici, e non tutti a sfavore del Milan, il fatto stesso che una campagna come #JuveOut possa prendere piede conferma che il calcio italiano è pronto a subire il dominio juventino ancora a lungo (...). Se la Juve vince perché ruba, allora ha rubato tanto e bene negli ultimi anni. Altrimenti sarebbe più utile concentrarsi su come colmare il gap che si è aperto. Lavorando. Non accreditandosi scudetti morali o altre cose buone per solleticare la pancia dei tifosi che a loro volta - invece di perdere tempo raccontandosi a vicenda che la Juve vince perchè ruba - farebbero meglio a chiedere ai propri dirigenti investimenti e scelte intelligenti. Altrimenti la campagna #JuveOut per spostare i bianconeri fuori dall'Italia avrà un senso, ma non come risarcimento per i presunti furti. No. Sarà la logica presa di coscienza che la Juventus è a un livello non più avvicinabile dagli altri e che all'estero deve andare a giocare perché solo lì può trovare avversari che la sappiano battere sul campo".