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Quasi lo si sente gongolare, Claudio Lotito. Giustamente sornione, a pugni stretti come avesse vinto la partita più importante. E tornare ad allenarsi non varrà tre punti, ma resta un messaggio di speranza, un respiro di normalità. Il paradosso è che deve ringraziare parte del Governo contro cui si è scontrato finora: ad autorizzare la ripresa dell'attività agonistica - seppur in maniera individuale - è stato il governatore della Regione Lazio, e capo del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. 

SPADAFORA TRATTA - Magra figura. Un po' per tutti, non per Claudione: lui ha vinto e adesso si prepara alla sfida più dura, cioè accendere i fari, procedere in sicurezza, rispettare la libertà acquisita dai numeri della regione e dalla sua costante propaganda. Dalle parti di Montecitorio, però, qualcuno è tornato a dover rispondere a domande pungenti, adesso più pressanti: se per tutto il tempo resisteva la paura di una disparità di trattamento, adesso è praticamente palese. In serata, Spadafora ha provato a organizzare un libera tutti istituzionale, chiedendo al comitato tecnico scientifico "di tornare a valutare che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra". Per l'Ansa, una risposta è attesa in tempi brevi. 

SI ASPETTA - Si attende, quindi. Che il Comitato faccia il suo corso e che un Ministro si assuma tutte le responsabilità di una procrastinazione che adesso potrebbe causare parecchi danni, diretti e indiretti. Soprattutto, che capisca quanto possa far male una decisione mai presa. Perché di questo si è sempre trattato, e di politica sempre si tratterà: per un pugno di voti, per tornare anche solo col pensiero ai V Day e alle belle parole senza potere, ha permesso che mezza Serie A tornasse ad allenarsi, l'altra metà fissa a guardare. In una nave già in lotta contro onde e ondate altissime, Zingaretti - capo politico e metà Governo - ha piazzato l'iceberg contro il qualunquismo a Cinque Stelle. Nel frattempo, c'è chi metaforicamente annega. E chi gongola, tipo Lotito. Adesso gli va bene questo vantaggio, no?