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La schermaglia fatta di veti e controveti, di certificazioni e vaccini, di purezze e infamie è abbastanza deprimente. Conte era l’allenatore della Juve è allora gli interisti storcono il naso. Fanno proclami del tipo “da noi non conta solo vincere”. Intanto vediamo se l’Inter continua ad andare avanti cosi come negli ultimi otto anni. Vediamo se “conta solo perdere“. 
Altrettanto tristi gli anatemi degli juventini contro Conte, accusato di tradimento e le irrisioni verso Sarri, ex Napoli, colpevole d’indossare la tuta, fumare e aver dichiarato, in passato, che la Juve era troppo forte perché troppo ricca. 

Tali e altrettali amenità, lasciamole pure a qualche gruppo di tifosi, i professionisti dovrebbero restarne fuori. Che senso ha dire come ha fatto Insigne, che “Sarri alla Juve sarebbe un tradimento per i napoletani?” Oppure, come ha asserito l’ex Presidente juventino Cobolli Gigli, che Sarri non “ha stile”. Ma di che parliamo: tradimento, stile?

Insigne pensasse a giocare e Cobolli Gigli a farsi dimenticare.