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Pensare al futuro guardando al passato. In casa Juve si preparano alla svolta, la rivoluzione. Come quella del 1994, quando Trapattoni arrivò alla fine del suo secondo ciclo e fu messo alla porta dopo un secondo posto e l'ottavo campionato senza scudetto. Era l'anno in cui Umberto Agnelli riprese il comando della società, Bettega diventò vicepresidente, Giraudo amministratore delegato e Moggi direttore generale. Quella triade farà la storia. In panchina? Marcello Lippi, un altro vincente. L'ultimo allenatore bianconero a conquistare una Champions League (1996). 

I SIMBOLI - In quel 1994 Andrea Agnelli era diventato da poco maggiorenne, ma il nome che può legare il passato e il presente è quello di Alex Del Piero. Considerato troppo ingombrante per questa gestione, come riporta Calciomercato.com, se cambiassero le cose potrebbe tornare alla Juve come uomo immagine o addirittura con un ruolo alla Bettega, vicepresidente al posto di Nedved. Ci sarebbe spazio anche per Marcello Lippi, non più come allenatore ma come presidente. La panchina potrebbe andare a Fabio Cannavaro, ex juventino e allievo di Marcello in Cina; pronto per un top club dopo l'esperienza all'estero.

I CONTI - Servirebbe però anche qualcuno che si occupi di conti e bilanci. Nelle scorse settimane alla Juve è stato accostato il nome di Alessandro Nasi, cugino di John Elkann che potrebbe ricoprire il ruolo di ad proprio come fu per Giraudo. Agnelli, Paratici Pirlo potrebbero presto far parte del passato, all'orizzonte c'è una nuova Juve.