CURIOSITA' - "Mi colpirono due cose, la prima è la sua duttilità: mi risolveva ogni richiesta. Mi serviva un centroavanti e lo faceva, mi serviva un esterno che entrasse in campo con determinati tempi e lo interpretava. Lui spesso entrava a gara in corso ma aveva la capacità di entrare un quarto d'ora ed essere in partita, questo mi ha sempre stupito. La seconda era che arrivava ad Albissola al suo primo anno di Serie D, aveva fatto le finali nazionali con gli allievi del Genoa, Albissola non era precisamente un premio, spesso si sedeva in panchina e subentrava, ha giocato anche dall'inizio ma non era titolare inamovibile. Qualsiasi minutaggio avesse giocato o non fosse entrato in campo il martedì quando rientravi dalla settimana era il primo a tirare il gruppo, aveva grande voglia di allenarsi, non aveva mai un atteggiamento sbagliato e questo non era scontato. Nel settore giovanile era sempre stato titolare, soprattutto gli ultimi anni".
Cambiaso, la rivelazione: 'Due cose di lui mi colpirono'
Fabio Fossati, allenatore di Andrea Cambiaso all'Albissola ha parlato ai nostri microfoni in esclusiva (QUI l'integrale). Queste le sue parole su cosa l'ha colpito:
CURIOSITA' - "Mi colpirono due cose, la prima è la sua duttilità: mi risolveva ogni richiesta. Mi serviva un centroavanti e lo faceva, mi serviva un esterno che entrasse in campo con determinati tempi e lo interpretava. Lui spesso entrava a gara in corso ma aveva la capacità di entrare un quarto d'ora ed essere in partita, questo mi ha sempre stupito. La seconda era che arrivava ad Albissola al suo primo anno di Serie D, aveva fatto le finali nazionali con gli allievi del Genoa, Albissola non era precisamente un premio, spesso si sedeva in panchina e subentrava, ha giocato anche dall'inizio ma non era titolare inamovibile. Qualsiasi minutaggio avesse giocato o non fosse entrato in campo il martedì quando rientravi dalla settimana era il primo a tirare il gruppo, aveva grande voglia di allenarsi, non aveva mai un atteggiamento sbagliato e questo non era scontato. Nel settore giovanile era sempre stato titolare, soprattutto gli ultimi anni".
CURIOSITA' - "Mi colpirono due cose, la prima è la sua duttilità: mi risolveva ogni richiesta. Mi serviva un centroavanti e lo faceva, mi serviva un esterno che entrasse in campo con determinati tempi e lo interpretava. Lui spesso entrava a gara in corso ma aveva la capacità di entrare un quarto d'ora ed essere in partita, questo mi ha sempre stupito. La seconda era che arrivava ad Albissola al suo primo anno di Serie D, aveva fatto le finali nazionali con gli allievi del Genoa, Albissola non era precisamente un premio, spesso si sedeva in panchina e subentrava, ha giocato anche dall'inizio ma non era titolare inamovibile. Qualsiasi minutaggio avesse giocato o non fosse entrato in campo il martedì quando rientravi dalla settimana era il primo a tirare il gruppo, aveva grande voglia di allenarsi, non aveva mai un atteggiamento sbagliato e questo non era scontato. Nel settore giovanile era sempre stato titolare, soprattutto gli ultimi anni".