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    Cambiaso è tornato: dalla gestione dell'infortunio alla 'sfortuna' del mercato, cosa è successo negli ultimi mesi

    Cambiaso è tornato: dalla gestione dell'infortunio alla 'sfortuna' del mercato, cosa è successo negli ultimi mesi

    • Benedetta Panzeri
    In certi casi, la prudenza non è mai troppa. Ne è la dimostrazione Andrea Cambiaso, che ieri sera nel post partita di Juventus-Verona, match in cui è stato tra i grandi protagonisti, ha ammesso per la prima volta come il suo problema alla caviglia sia stato un po' sottovalutato nei mesi scorsi, tanto che nemmeno ora si sente al 100% della forma.

     

    Le parole di Cambiaso dopo Juventus-Verona


    "Sto meglio. È dal 7 dicembre che ho avuto questo problema che ho anche sottovalutato, ma sono contento. Sto tornando", le sue parole in conferenza stampa, dopo una serata che comunque, come dicevamo, lo ha visto autore di una prestazione sicuramente positiva al punto che spesso gli avversari non erano proprio in grado di contenerlo.

     

    I numeri di Cambiaso in Juventus-Verona


    Cambiaso, solo per citare qualche numero, ha toccato 100 palloni in totale, con una precisione nei passaggi pari al 97% (76/78), e vinto quattro duelli su cinque; tre i cross e altrettanti i lanci lunghi, a cui si aggiungono tre dribbling e un tiro (non in porta). La buona notizia di serata, però, è anche e soprattutto quella che ci riconduce a quanto si diceva inizialmente. Il classe 2000 sembra tornato in forma, dopo un lungo periodo di alti e bassi di cui ha saputo indicare anche l'inizio preciso: 7 dicembre, ovvero il giorno di Juventus-Bologna, meno di una settimana dopo quella partita contro il Lecce che lo ha visto prendersi la copertina sia in positivo che in negativo, prima con il goal dell'1-0 bianconero e poi con l'errore che ha spalancato la porta ad Ante Rebic per la rete del pareggio.

     

    La gestione dell'infortunio


    Da quei giorni di inizio dicembre, effettivamente, Andrea non è più stato lo stesso. Ma in pochi sapevano, almeno inizialmente, che l'azzurro era alle prese con un fastidioso problema alla caviglia, che lo aveva già costretto a sottoporsi a infiltrazioni pur di scendere in campo in Puglia. Qualcosa poi, evidentemente, non ha funzionato come avrebbe dovuto. E questo anche perché spesso gli è stato chiesto di stringere i denti, di mettersi a disposizione anche quando non era pronto a farlo - emblematica la sua espressione, a questo proposito, al momento dell'infortunio di Renato Veiga contro il PSV Eindhoven -, con una dose forse eccessiva di rischio. Cambiaso, del resto, era ed è tuttora un pilastro della Juventus di Thiago Motta, con cui infatti ha accumulato 33 presenze, per un totale di 2.370 minuti in campo, con due goal e tre assist.

     

    Le voci di mercato


    Poi certo, a complicare ulteriormente il tutto si è messo pure il mercato, la "sfortuna" - per usare un termine scelto da lui stesso - di finire al centro delle voci proprio in uno dei momenti più delicati della stagione bianconera. Voci forti, quelle relative al Manchester City, destinate inevitabilmente a fare rumore e a lasciare un'eco che si può sentire tuttora, con un riverbero che potrebbe rimanere nell'aria fino alla prossima estate e magari pure oltre. Per più di un giorno, del resto, si è temuto davvero che Cambiaso avesse già le valigie in mano, che la porta della Continassa fosse già spalancata verso l'esterno per lui. Le cose, poi, sono andate diversamente, per fortuna della Juventus che può ancora contare su di lui e non ha alcuna intenzione di rinunciarci. E che anzi, da lui può anche imparare qualcosa alla voce "gestione infortuni". 



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