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Atalanta-Juve è stata una partita combattuta e sicuramente bella da seguire, ma in campo, oltre all'agonismo e alla grinta, c'erano anche tanti intrecci di mercato. Basti pensare che, tra i ragazzi di Gasperini, due sono di proprietà della Vecchia Signora: Leonardo Spinazzola e Mattia Caldara, protagonisti di due prove decisamente differenti per qualità. Analizziamo in breve la loro gara, senza contare poi gli obiettivi di mercato reciproci: da Conti a Kessié, fino a Mattiello e Mandragora, che piacciono tanto a Gasperini. 

SUPER CALDARA - Nel giorno in cui Conti lo raggiunge nella classifica marcatori, lui lancia un segnale importantissimo alla Juve. Gioca a testa altissima, non sbaglia praticamente nulla e non lascia quasi mai spazio a Higuain, che tocca palla solo quando saltano gli schemi bergamaschi. Altrimenti Caldara è ovunque. Le statistiche raccontano di un solo contrasto riuscito, che non sembra un grande dato, ma in realtà dà un'idea chiara del tipo di partita del centrale promesso sposo della Juve. Alla voce passaggi intercettati e spazzate, infatti, è il migliore, perché non affronta mai Higuain nell'uno contro uno, ma lo anticipa sistematicamente. A volte con il fallo, ma contro un attaccante come il Pipita è concesso. Bene anche nella gestione del pallone, dato importantissimo in ottica Juve.

DISASTRO SPINAZZOLA - Serata da incubo, invece, per Leonardo Spinazzola. Tra i migliori esterni del nostro campionato fin qui, contro la Juve, gli tremano le gambe e gioca forse la peggior partita della sua stagione. Perde tutti i duelli con Dani Alves, non riesce mai ad affondare e quando attaccato va costantemente in difficoltà. Ha sulla coscienza entrambi i gol: il primo lo segna addirittura lui, con un autorete, sul secondo si fa prendere alle spalle dal brasiliano. E Gasperini si infuria come non mai, sostituendolo con rabbia e sancendo una pesante bocciatura. Se Caldara ha convinto, lui, in ottica ritorno alla base, avrà fatto sorgere qualche piccolo dubbio. 

@Edosiddi