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Davanti alla lapide commemorativa della tragedia di Superga, il presidente del Torino Urbano Cairo ha tenuto una breve cerimonia, parlando di questo drammatico periodo tempestato dal coronavirus: “Oggi comincia la Fase 2, speriamo sia un giorno di ripartenza. Non siamo ancora usciti da questa situazione, il contagio è ancora elevato. La ripartenza in un giorno come questo è qualcosa di simbolico”

SULLA RIPRESA - "Il calcio deve ripartire, ma in sicurezza: sarebbe sbagliato mettere a rischio la salute dei giocatori o di chi lavora intorno alla squadra. Devono essere approvati dei protocolli affidabili sia per gli allenamenti che per le partite, tutto deve essere fatto in sicurezza. Ora è importante pensare anche alla prossima stagione: ripartire sarebbe fondamentale per il campionato dell’anno prossimo, la situazione è drammatica e il tempo vola. Ci sono anche molti contagiati che non lo sanno, è probabile che siano molti di più".

SUI CALCIATORI - "I giocatori sono fermi da due mesi: abbiamo dato a tutti tapis roulant e cyclette, ma farlo a casa o sul campo sono due cose diverse. È una situazione che non ha precedenti, va affrontata con attenzione. Se pensiamo a quanto ci mettono a raggiungere la condizione giusta dopo un mese di stop, figuriamoci dopo due mesi. E non possono nemmeno allenarsi in gruppo, devono farlo in modo individuale. Ci sono diverse complicazioni".

SUGLI ALLENAMENTI - "Abbiamo approvato un programma per fare tamponi e visite di idoneità in questa settimana, in 3-4 giorni saremo pronti per tornare in campo e svolgere sedute individuali. Lavoreranno al Filadelfia, ma con un numero molto limitato e senza palestre e spogliatoi. Il tutto sarà svolta in massima sicurezza, con molta prudenza".