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Il tecnico del Cagliari Walter Mazzarri ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della gara contro la Juventus. Le sue parole: 
                                                                                                                                       
CLASSIFICA - "Non la guardo. Ora abbiamo sei finali, oggi con un pizzico di fortuna poteva starci il pari. Ci sono 18 punti in palio, se giochiamo come oggi possiamo farcela. Siamo giovani e a volte come a Udine si va allo sbaraglio. Oggi la squadra ha giocato bene. Ci aspettano squadre come il Sassuolo, vanno affrontate come oggi cercando di fare meno errori tecnici e portare a casa le partite".

FARE DI PIÙ - "Pavoletti rientrava dal covid, ha dato l'anima oggi. Abbiamo avuto defezioni in questo periodo. Si poteva fare di più. Anche quando ho messo i tre attaccanti, eravamo stanchi, la Juventus ti fa correre. Alcuni cambi sono stati forzati, però volevo vedere la squadra tornare a giocare bene e sono contento. Speravo di prendere almeno un punto ma ci è sfuggito". 

GRANDI PARTITE - "Ogni partita va valutata. L'unica è stata a Udine un po' sbagliata. Una giornata storta anche a La Spezia. Siamo stati polli contro l'Udinese andando tutti avanti e lasciando gli spazi per i contropiede. È fastidioso perdere così. Siamo andati in ritiro, abbiamo lavorato tanto e oggi si sono viste già cose diverse. Loro erano davvero in forma e avevano messo in difficoltà l'Inter. Andavano a mille e lo sapevamo. Noi siamo sulla strada giusta e va dimostrato".

RISULTATO - "Con il vantaggio invece di accelerare abbiamo fatto meno ripartenze. La squadra in certi momenti dell'anno, come questo, non è brillantissima. La Juve ti fa correre tanto. C'è il rammarico di non aver ottenuto punti ma ci voleva una partita così per darci consapevolezza". 

ATTACCANTI - "Pavoletti veniva dal covid, ha lottato come ha potuto. È un giocatore che può sognare, Keita è tornato da poco dalla coppa d'Africa. La Juve palleggia tanto. Il gol di Joao Pedro l'ha propiziato Marin. Non trovo scuse ma è un'annata difficile, ci è successo di tutto. Dovevamo cercare di ripartire di più per innescare i nostri attaccanti. In un momento potevamo pareggiare. Il calcio è questo. Oggi abbiamo limitato i danni. Anche Lovato è stato male prima di Udine, oggi era brillante. Se stiamo compatti si riparte meglio, non dipende solo dagli attaccanti ma da tutti".