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Una notizia è una notizia e tale resta, oggettiva. Cosa la rende buona o cattiva? La situazione soggettiva di ognuno. E cosa può trasformare una buona notizia in una cattiva notizia? Il modo in cui si reagisce a questa. Tradotto: i cinque posti in Champions League sono una buona notizia per la Juventus. Certo, bisognerebbe puntare al secondo posto, ma almeno permette di tirare un sospiro di sollievo e stare più tranquilli.
 
Cosa rende questa una cattiva notizia? Il fatto che faccia sentire la qualificazione in Champions già in tasca o quasi. Ed ecco tutta la differenza con il Cagliari questa sera: da una parte una squadra che lotta per un obiettivo ed è pienamente mentalizzata su questo; dall’altra una compagine svuotata, già in difficoltà dal punto di vista del gioco e pure senza energie né motivazioni. Il Cagliari vuole ferocemente la salvezza, la Juventus vivacchia fino al termine della stagione, con il sollievo di poter arrivare quinta in classifica. Non si dice, ma si vede.


 

Cagliari-Juventus, restano disperazione e reazione

 
E quindi non resta che la mossa della disperazione. Non resta che un Allegri che rinuncia all’equilibrio e butta dentro tutti gli attaccanti a disposizione, al contrario di quello che è da sempre il suo diktat: nessuna calma, tutti all’attacco. Non resta che la reazione di una squadra che nel primo tempo non gioca, nel secondo ci mette i nervi e la volontà di riacciuffare il match, più che la qualità o le idee.
 
E alla fine ne esce un pari contro il Cagliari, risultato tutt’altro che positivo. Ma è un passetto in avanti, un passetto verso la fine di una stagione da archiviare il prima possibile.