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"L’anno scorso lo abbiamo tenuto: lui era contento, io ero più contento di lui. Se Buongiorno rimarrà, io sarò felicissimo". Partiamo da qui: dalle parole di Cairo, che non sono certamente un'apertura decisa all'addio, ma allo stesso tempo neanche una chiusura. Alessandro Buongiorno, classe 1999, al Torino da ragazzo e da sempre tifoso granata, sogna il prossimo passo e sa che farlo in direzione Juve potrebbe scontentare parecchia gente. La sua gente. 

In un calcio romantico, o semplicemente più indietro nel tempo, non se ne parlerebbe neanche. Ma dopo gli esempi Bremer e Ogbonna, la Juve ci prova. Cioè, ci crede. 


Mercato Juventus: Buongiorno è davvero possibile?


Ci crede, sì, la Juve: ma non parte davanti a tutte. Anzi. Per il capitano granata il rischio è quello di arrivare a una mini asta, che di "mini" potrebbe avere ben poco. Del resto, Buongiorno piace a Napoli e Inter in Italia; gli azzurri lo vorrebbero per consacrarlo automaticamente a perno della ricostruzione, per i nerazzurri sarebbe potenzialmente tra i titolari, di sicuro nelle rotazioni principali. In attesa di capire se si concretizzerà una cessione, magari quella di Bastoni. 

Per la Juventus, la carta da giocare sarebbe quella del "nuovo Bremer". Cioè: il brasiliano potrebbe partire davanti a una proposta che lui stesso e la Juventus considererebbero super, e a quel punto Buongiorno potrebbe diventare un obiettivo concreto. Lo era già la scorsa estate, lo è sempre stato sin dalla sua esplosione. Ma Alessandro vorrebbe davvero cambiare sponda di Torino? "Penso che Alessandro non potrebbe mai trasferirsi alla Juve. Intelligenza, maturità, lungimiranza. E per rispetto nei confronti di chi l’ha cresciuto e di chi lo ama". Queste parole sono di Silvano Benedetti, a Tuttosport: è stato il suo primo direttore sportivo.



OR torna LIVE con il classico post partita: con Antonio Romano, in collegamento Marcello Chirico. Tutto dopo Roma-Juventus, a partire dunque dalle 22.50.