"Se sei bravo, è normale che molte persone ti seguano. E non dovresti sprecare le opportunità, altrimenti potresti pentirtene più tardi. Sto parlando di Buongiorno, ovviamente. Qualunque cosa accada, il suo cuore resterà sempre legato al Toro, proprio come è successo a me. Quando mi trasferii alla Roma, dopo sei anni passati alla Lazio, dove ho anche ricoperto il ruolo di capitano, ne ho sentite di tutti i colori. Ma non potevo rinunciare, ho prioritizzato la professionalità. Bisogna cogliere le opportunità lavorative quando si presentano, se ti offrono la possibilità di migliorare. Perciò, non vedo scandalo in caso di cessione di Alessandro, ma lasciare la propria città e il club di nascita deve essere valsa assolutamente la pena. Altrimenti, è meglio restare con la maglia granata per tutta la vita. Lo scorso agosto, ha declinato l'offerta dell'Atalanta. Ha dato la precedenza al cuore e ha considerato anche la storia del Toro: non c'è stato alcun confronto. Ma se arriva un club ancora più ambizioso, ci penserà su. Basta che non finisca alla Juve! Alle giuste condizioni economiche (anche per la società), se fossi in lui, opterei per una grande squadra all'estero. È un'esperienza che può insegnare molto. Lo vedrei bene in Premier League, una scelta che avrei fatto io stesso".
Buongiorno alla Juventus? Fuser: 'Non lo faccia! Può andare ovunque, ma lì...'
Diego Fuser, a La Stampa, parla così di Buongiorno e dell'opzione Juve.
"Se sei bravo, è normale che molte persone ti seguano. E non dovresti sprecare le opportunità, altrimenti potresti pentirtene più tardi. Sto parlando di Buongiorno, ovviamente. Qualunque cosa accada, il suo cuore resterà sempre legato al Toro, proprio come è successo a me. Quando mi trasferii alla Roma, dopo sei anni passati alla Lazio, dove ho anche ricoperto il ruolo di capitano, ne ho sentite di tutti i colori. Ma non potevo rinunciare, ho prioritizzato la professionalità. Bisogna cogliere le opportunità lavorative quando si presentano, se ti offrono la possibilità di migliorare. Perciò, non vedo scandalo in caso di cessione di Alessandro, ma lasciare la propria città e il club di nascita deve essere valsa assolutamente la pena. Altrimenti, è meglio restare con la maglia granata per tutta la vita. Lo scorso agosto, ha declinato l'offerta dell'Atalanta. Ha dato la precedenza al cuore e ha considerato anche la storia del Toro: non c'è stato alcun confronto. Ma se arriva un club ancora più ambizioso, ci penserà su. Basta che non finisca alla Juve! Alle giuste condizioni economiche (anche per la società), se fossi in lui, opterei per una grande squadra all'estero. È un'esperienza che può insegnare molto. Lo vedrei bene in Premier League, una scelta che avrei fatto io stesso".
"Se sei bravo, è normale che molte persone ti seguano. E non dovresti sprecare le opportunità, altrimenti potresti pentirtene più tardi. Sto parlando di Buongiorno, ovviamente. Qualunque cosa accada, il suo cuore resterà sempre legato al Toro, proprio come è successo a me. Quando mi trasferii alla Roma, dopo sei anni passati alla Lazio, dove ho anche ricoperto il ruolo di capitano, ne ho sentite di tutti i colori. Ma non potevo rinunciare, ho prioritizzato la professionalità. Bisogna cogliere le opportunità lavorative quando si presentano, se ti offrono la possibilità di migliorare. Perciò, non vedo scandalo in caso di cessione di Alessandro, ma lasciare la propria città e il club di nascita deve essere valsa assolutamente la pena. Altrimenti, è meglio restare con la maglia granata per tutta la vita. Lo scorso agosto, ha declinato l'offerta dell'Atalanta. Ha dato la precedenza al cuore e ha considerato anche la storia del Toro: non c'è stato alcun confronto. Ma se arriva un club ancora più ambizioso, ci penserà su. Basta che non finisca alla Juve! Alle giuste condizioni economiche (anche per la società), se fossi in lui, opterei per una grande squadra all'estero. È un'esperienza che può insegnare molto. Lo vedrei bene in Premier League, una scelta che avrei fatto io stesso".