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Gigi Buffon, ad Amazon Prime, ha parlato del suo passato e della sua esperienza.

PARMA - "Parte importantissima della mia vita, lo è stato in adolescenza e gioventù e ora lo è nella vecchiaia calcistica. Questa è la sfida che mi piaceva, e lo rifarei". 

JUVENTUS - "Da avversario della Juve in Champions? Penserei che la Juve va presa sempre con le pinze. Quando tutti sperano che la testa della Juve sia schiacciata, arriva il colpo di coda".

IL MESSAGGIO DI BONUCCI - "Un pochino mi manchi, ti seguo sempre. Ma a morra cinese ti batto..."
LA RISPOSTA DI GIGI - "Ci mancheremo sempre. Io, Leo, Chiello, Barza. Abbiamo fatto anni incredibili, siamo stati delle certezze". 

CHIELLINI - "Inizia ad essere grande, ma in campo è sempre due spanne sopra gli altri. Dunque, perché dovrebbe smettere di giocare. Dico sempre: i bravi maestri non devono andare in pensione. Li fai insegnare un po' meno, ma continuano. Loro insegnano e fanno crescere molto di più gli alunni". 

BUSTO DI BUFFON - "Devo dire che probabilmente era intellettualmente fecondo come me, questo personaggio". 

OPERA D'ARTE - "La passeggiata di Chagall? E' stato un quadro esposto a Torino in un periodo diciamo delicato della mia vita. Passavo del tempo a vedere questo quadro, non è nulla di eclatante ma mi ha trasmesso una normalità, una serenità, gioia di vivere. Avevo bisogno di quello. Mi ha dato la certezza che la normalità sta nelle cose semplici. E le cose semplici sono quelle importanti. Depressione? Sei, sette mesi di difficoltà. Ma è stata una spinta importante per riemergere. C'era gente che neanche lo guardava, c'erano opere più belle e importanti. Io mi fermavo lì, era quasi fanciullesca. Avevo anch'io il desiderio e l'esigenza di tornare a ragionare e impossessarmi del fanciullo che ero. Non me lo toglierò dalla testa".