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A molti è bastata una brutta prestazione contro la Spagna per mettere in discussione una leggenda come Gianluigi Buffon. Facile, troppo facile, dopo un 3-0 che probabilmente getta l’Italia nel limbo dei play-off, costringendola a sudare ancora per guadagnarsi la qualificazione al Mondiale.

Ok, Buffon in ritardo sulla punizione di Isco e non impeccabile sul 3-0 di Morata. Prova insufficiente e serata da incubo, tutto innegabile (l’unico gesto che lo ha fatto arrivare al 5, nelle nostre pagelle, è la parata su Carvajal). Ma arrivare a dire che il numero uno più forte della storia meriti un “pensionamento” anticipato, a pochi giorni dalla vittoria del premio come miglior portiere della scorsa Champions League, è francamente da pazzi.

Ancora più eccessivo è il giudizio di tutti quelli pronti a sacrificare l’importanza di Gigi in favore di Donnarumma. Uno che lo scorso giugno contro la Repubblica Ceca - o nell’ultimo derby di Milano, per fare un altro esempio - ha fatto i medesimi errori...