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Gigi Buffon parla al sito ufficiale della Fifa dopo aver vinto il premio come miglior portiere della passata stagione. Il portiere bianconero fa un excursus della sua carriera e fissa gli obiettivi di quella che sarà quasi certamente la sua ultima stagione da calciatore.

PREMIO – “Averlo vinto è fantastico, il portiere è fondamentale in campo. Possiamo essere decisivi in una vittoria o in una sconfitta. Contiamo esattamente quanto un attaccante che segna gol. Sentiamo la responsabilità di riempire una posizione importante sul campo e tutta la nostra prestazione può essere molto positiva o molto negativa durante una gara. E’ chiaro che la prestazione del portiere può influenzare notevolmente i risultati dell’intera squadra".

DIFFICOLTÀ - "Ogni volta che ho dovuto fare una scelta l’ho fatta seguendo la mia natura. Sono il tipo di persona che vuole sempre affrontare sfide difficili, quasi impossibili. Giocare come portiere è stata una naturale conseguenza del mio personaggio e della mia personalità.”

MIGLIORE DI SEMPRE - "Non sono la persona che può sostenere questo discorso e celebrarmi. Ognuno sceglie il suo preferito. Nel mio caso la mia carriera e i numeri naturalmente dicono molto, ma a questo livello i fatti sono fatti e le parole non contano niente".

RECORD - "Quando sei vicino alla fine della carriera, pensi a tutti i successi e ai record, e ti rendi conto del tipo di giocatore che sei stato. Sono orgoglioso della mia carriera di 20 anni con la nazionale e spero di continuare anche per la stagione numero 21.Non è una cosa comune giocare in una delle squadre più importanti del paese per 21 anni, mantenendo un elevato livello di prestazioni e mantenendomi sempre forte mentalmente e fisicamente.”

STORIA DEL CALCIO - "Non guardo mai al mio passato, e probabilmente è stato importante per me. Conosco la mia storia e la rispetto ma vivo sempre il presente e forse anche il futuro. Preferisco essere concentrato sul presente. Se penso al passato troppo, mi rende un po' triste perché penso agli anni che sono passati e ricordo alcune emozioni che non potrò mai più rivivere. Troppe cose sono cambiate con l’età,  non voglio rivivere tutti questi ricordi profondi, ora e per sempre saranno parte di me, ma vivo nel presente e penso solo al futuro".

QUALIFICAZIONE MONDIALE - "E’ la mia priorità? Ovviamente si, è un obiettivo importante per me e per il calcio italiano. Dobbiamo qualificarci per la prossima Coppa del Mondo, per la nostra storia e la nostra tradizione. Svezia? Sono una squadra difficile. Giocano ad alto livello e non regalano nulla. Dovremo ottenere la vittoria con sofferenza e dando il meglio, perché se saremo al massimo, perderemo facilmente. Ho grande rispetto per loro e sono curioso di vedere come sarà giocare contro di loro"