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Gigi Buffon ha presentato la sua Academy e ha parlato in conferenza del suo futuro. 

ACADEMY - "Ci sarà un metodo che per me può avere delle basi che possono aiutare i ragazzi a sviluppare il proprio talento, per chi ha talento, e continuare a coltivare con passione il lavoro della mia vita, e questo va rispettato. Abbiamo avuto tanti contatti e richieste dall'estero per poterci trasferire anche lì a lavorare. Prenderemo questo in considerazione dal prossimo anno. L'entusiasmo mi ha fatto piacere. Se m'impegno e ci metto la faccia, voglio che vengano fatte nella miglior maniera possibile. Ho sempre avuto quest'esigenza, ora abbiamo l'ambizione di trasferire questa competenza ai ragazzi. Va fatto con grandissima passione. Sono convinto che arriveremo in poco tempo a essere un punto di riferimento globale. Vogliamo diventare l'università del portiere: tutti possono decidere di aderire e sperimentare. L'altro obiettivo è che i ragazzi andassero via di qua il giorno in cui finisce lo stage con la sensazione di aver fatto un'esperienza unica. Ma avendoci parlato anche prima in campo, penso che lo stiamo raggiungendo". 

CONTINUO A GIOCARE - "La decisione tra smettere di giocare e continuare l'ho presa: continuerò. Questo è un dato di fatto perché mi sento ancora bene e mi sento forte. Le prestazioni che ho fatto sono la risposta migliore. A una certa età poi ho trovato una certezza: le risposte più grandi te le danno i compagni di squadra". 

LA STIMA - "Quando entri nello spogliatoio percepisci cosa pensano di te. La stima mi ha fatto capire che è giusto che continui. Più avanti svelerò qualche retroscena avuti con i miei compagni, che mi hanno dato tanto. Non ho preso decisioni avventate. Non sono uno che ama fare stare sulle spine la gente, non è nel mio carattere". 

LE PROPOSTE - "Sul tavolo ho tante proposte che muovono cose diverse. Si passa da squadre attrezzate anche per fare una buona Champions, con un ruolo di primaria importanza, altre che ambiscono anche a vincerla la Champions, ma con un ruolo secondario, e questo non voglio farlo, l'ho fatto solo per la Juve. Poi ci sono squadre che rappresentano il ritorno alle mie origini, che muovono qualcosa dentro di me a livello di sentimenti. Questi diventano entusiasmo ed energia. So perfettamente dove posso spingermi e quello di cui ho bisogno. Sto mettendo tutto sulla bilancia, quello che avrà il peso più grande mi farà prendere la decisione finale. Il mio agente arriverà domani, ci vedremo e nel giro di tre o quattro giorni scioglierò i miei dubbi".

ALLEGRI - "​Tutto quello di cui i dirigenti pensano ci sia bisogno. È una certezza nella gestione, nell'arrivare al risultato, in quello che i giocatori percepiscono. C'è anche una sorta di timore reverenziale da parte dei giocatori, che non guasta mai. Potrebbe far partire un altro mini ciclo".