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Ai margini dell'evento milanese della Juventus, durante il quale la società bianconera ha presentato il nuovo store in corso Matteotti, Gigi Buffon è stato l'ospite d'onore. E le sue parole hanno scandito un ritorno storico. 

SENSAZIONI -
"Sono molto felice, e anche emozionato nonostante quasi 42 anni. Alla fine vuol dire che questa è stata la scelta migliore, ci sono state sensazioni nuove e forti. Questi colori? Vogliono dire mettere un ordine ancora più preciso e forte di quella che è stata la strada della mia carriera. Credo sia un premio bello per un uomo come me, perché la vera felicità - che conosco davvero bene - è la Juve. Secondo me questa è una squadra che non regala niente, posso solo ringraziare tutti. Mi hanno permesso di vivere una giornata così".

SARRI - "Ci siamo visti, mi ha fatto un'ottima impressione. Credo sia stata quella che ha dato a tanti nel giorno della conferenza. Cosa mi aspetto? Di togliermi soddisfazioni, come capitato negli ultimi anni. Di poterle condividere con le persone che conosco. Io sono qua per cercare di dare il mio contributo, in una stagione come questa abbiamo e ho ancora tanti obiettivi".

RONALDO - "Bellissimo giocare con lui, proprio negli ultimi anni ho avuto la chance, grazie al Paris, di giocare con Neymar e Mbappé. Ora Ronaldo. Giocatori con cui concludere la carriera, che siano così, è bello. Non ci ho parlato da compagno, da avversario sì".

MERCATO - "Icardi? Ho lasciato una Juve fortissima e la ritrovo ancora più forte, ma già oggi andando alla Continassa e vedendo la sede ho ritrovato un mondo che non conoscevo. Stravolto, ma in positivo. Velocità e tranquillità incredibile. Chi guida la Juve sa cosa deve fare e deve rimanere a determinati livelli. Io dare direttive? Sono pronto a dare una mano alla squadra. L'obiettivo è questo".

STAGIONE - "Il mio obiettivo è farmi trovare pronto. Non sono qua per fare dei minutaggio o guardare quanti secondi sto in campo. Alla Juve ci sono delle gerarchie con un portiere titolare che è Tek, poi ci sono io che devo farmi trovare pronto. Sono sereno perché so che se dovesse capitare ci sarò. E' chiaro che nella vita e nello sport non puoi iniziare la stagione pensando di vincere solo la Champions, sarebbe l'inizio di un fallimento. E' il trofeo che da più stimoli. Prima della finale ci sono dieci mesi importanti.

FASCIA - Ci sono tante motivazioni per questo tipo di scelta che può sembrare poco incline a quello che sono io. La vera motivazione è che voglio giocare un altro anno e provare emozioni forti. Riabbracciare certi compagni che sono come fratelli, festeggiare con il presidente, Pavel, Fabio, il preparatore dei portieri, Fabris è il senso della questione di quest'anno. Vorrei ringraziare Tek e Giorgio che mi hanno offerto l'uno e la fascia ma io non sono qua per togliere qualcosa a qualcuno, sono qui per dare il mio contributo come ho sempre fatto per la squadra. Il portiere titolare della Juve deve avere l'uno e Chiello, che è mio fratello, deve essere capitano. Io penso di prendere il 77 che è nella mia storia e nella storia di Parma. Mi ha portato alla Juve ed è una cosa che mi ha suggestionato".

RIVALI - "Vedendo da lontano quest'anno, la Juve è stata così forte che non ho visto antagoniste. Di certo l'arrivo di Conte all'Inter fa si che l'Inter diventi una candidata molto seria per il titolo ma a luglio è un po' presto per stilare classifiche".