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"Vincere la Champions League sarebbe la gioia più grande della mia carriera, insieme ai Mondiali del 2006". Parole e musica di Gigi Buffon, che dopo il 2-0 della Juventus contro il Monaco nella semifinale di andata disputata al Louis II, vede avvicinarsi uno dei pochi trofei mancanti nel suo straordinario palmarès. 

NESSUNA FESTA - "Sarebbe quasi una ricompensa, la fine di una strada molto difficile, lastricata dal coraggio, dalla testardaggine e dal duro lavoro", spiega il capitano bianconero a Uefa.com. "Dopo Barcellona ero molto felice, ma non ho festeggiato tanto perché quando si arriva a un certo punto o si vince il trofeo o si rimane delusi. E, siccome mi è già capitato tante volte di restare deluso, voglio vincere prima di festeggiare".

MANCHESTER - "La finale del 2003 contro il Milan? Perderla è stato molto doloroso. Ma avevo soltanto 25 anni, ero piuttosto tranquillo perché ero convinto di poterne vincere molte altre! Questa è l’esuberanza della giovinezza. Ero così vicino a sollevare la Coppa in quell’occasione: loro sbagliarono tre rigori e io ne parai due. Certe volte accadono strane cose, probabilmente era destino e noi non eravamo abbastanza bravi. Nello sport come nella vita, quelli che meritano di più alla fine ottengono le ricompense". 

BERLINO - “Nel 2015 abbiamo perso la finale in un momento in cui il Barcellona era alle corde. Abbiamo concesso un gol in contropiede, Messi ha tirato e sulla mia respinta ha segnato Suarez”. 

MBAPPE' - “Lui è nato nel dicembre 1998, a quel tempo io avevo già giocato il Mondiale in Francia! E’ il bello di avere una carriera lunga: conoscere ragazzini che non erano neppure nati quando tu avevi già alle spalle un po’ di carriera. Stavo pensando l’altro giorno che ho avuto l’occasione di incrociare quasi tre generazioni. Quando ho iniziato a giocare c’erano ancora ragazzi nati alla fine degli anni 50 e nei 60, e adesso finirò con quelli nati negli anni 2000".