commenta
Andrea Bricca è stato allenato sia da Maurizio Sarri che da Antonio Conte in una carriera che lo ha portato a collezionare anche oltre 50 presenze in Serie B. Tra il 2001 e il 2004, tra il 2005 e il 2009 e nel 2013/14, il centrocampista classe '82 ha giocato nell'Arezzo, trovando sulla panchina dei toscani anche gli attuali allenatori di Juventus e Inter nel corso della seconda di queste esperienze. Bricca ci ha parlato di Sarri e di Conte, in esclusiva per ilBiancoNero.com:

Stasera si gioca il derby Torino-Juventus: Sarri come prepara questo genere di partite?

"Sarri in questo momento dà quel qualcosa in più alla Juve in termini di intensità e di ritmo. Io l'ho avuto in Serie B, ma anche in C o tra i dilettanti ha sempre preparato la partita nei minimi dettagli, in riferimento a ogni singolo giocatore. Credo che chiederà più intensità, anche perché il Torino ne ha eccome. Curerà ogni piccolo particolare".

Tra Lecce e Genoa non si è vista la miglior Juventus: cosa ne pensi e come hai visto Sarri fin qui sulla panchina bianconera?

"Ero sicuro che Sarri avrebbe fatto bene anche alla Juve. Senza nulla togliere al Napoli, credo sia arrivato in un top club a livello mondiale. Lui crede tanto nel lavoro, ma anche nella semplicità. Quello che si vede non è un personaggio, lui è proprio così. Come lo incontri al bar è dentro allo spogliatoio e credo che i giocatori lo apprezzino. La Juve è in crescita, si diverte a giocare. Lui chiede di fare gioco e dominare la partita. Lecce e Genoa? Ha creato 20 palle gol, è una cosa momentanea. Quando c'è volontà di fare gioco, se crea dieci palle gol a partita ce ne saranno alcune che finiranno anche 5 o 6 a zero. Se continua a lavorare così non ce ne sarà per nessuno".

In Italia o anche in Champions?

"Credo che la Juve sia stata costruita per vincere la Champions. Sarri al primo anno fuori dall'Italia è riuscito a vincere l'Europa League. Non è poco. Ha vinto in Europa. A me piace tantissimo anche Allegri, ma lui in Europa non ha vinto nulla. Sarri sì, sa come si vince".

Come hai visto invece l'Inter di Conte fin qui? Si può fare un paragone tra lui e Sarri?

"Non sono allenatori così diversi, li accomuna tanto la determinazione. Conte ci arriva in maniera più diretta: o si fa così o non giochi. Sarri non è così duro, trova una seconda via magari, ma la determinazione, la voglia di vincere e arrivare è la stessa. L'Inter è già la squadra di Conte, è un maestro. Ha già adattato i suoi giocatori al suo pensiero, vuole che tutti lo abbiano. Non avrà gradito il secondo tempo di Barcellona, non è il suo modo di giocare. Lo scudetto sarà lottato da Juve e Inter fino all'ultima giornata, si deciderà alla fine".

C'è un preferito nella tua esperienza personale tra Sarri e Conte?

"Penso che siano molto simili, non c'è uno meglio dell'altro. Ti trasmettono una determinazione e una passione per il calcio fuori dal comune. Preferire l'uno o l'altro è puramente una questione personale. Conta poco, però".

Quale può essere la sorpresa di Sarri in questa stagione alla Juventus?

"L'idea di Sarri è quella di riuscire a far giocare i tre davanti insieme, con Dybala e Higuain insieme a Ronaldo. Adesso si stanno alternando insieme a Bernardeschi, ma secondo me la sua idea è arrivare a giocare per 60-70 minuti con l'attacco pesante".