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Imbattuta da quattro partite, la difesa della Juventus si conferma la migliore del campionato anche dopo la 13esima giornata, che per i bianconeri ha coinciso con la vittoria per 2-0 contro l'Inter nel Derby d'Italia. Sette gol subiti in Serie A da agosto ad oggi, zero nell'ultimo poker di incontri, con Torino, Empoli, Lecce e Inter, con Verona e Lazio ora nel mirino per chiudere in bellezza prima della sosta. La difesa della Juve, un colabrodo in Champions (con 13 reti incassate in sei partite), in Italia si trasforma, anche grazie alla chiave tattica individuata da una presa di posizione di Gleison Bremer.

"Il mister ha capito che a tre giochiamo meglio", ha affermato ieri il difensore brasiliano al termine del match vinto contro i nerazzurri, match nel quale è stato fra i migliori in campo insieme a Filip Kostic. Impacciato e spaesato a inizio stagione, rispetto al Bremer ammirato con la maglia del Torino (miglior difensore della Serie A 2021-22), il classe 1997 di Itapitanga è rinato nell'ultimo mese (almeno in campionato) anche grazie al passaggio dalla difesa a quattro a quella a tre, modulo che nel Toro di Juric era casa sua. 

L'impressione è che dopo le sconfitte con Monza (Bremer presente), Milan (anche) e Maccabi Haifa (Bremer assente), tutte con difesa schierata a quattro, nello spogliatoio della Juve ci sia stato un confronto fra giocatori e tecnico, che ha portato alla scelta di passare alla difesa a tre, probabilmente più congeniale all'organico a disposizione. Sicuramente lo è per Bremer, che ora forma un terzetto insuperabile con i connazionali brasiliani Danilo (sempre più leader) e Alex Sandro (sarà definitivamente il suo ruolo?). E anche per Bonucci gli spazi più stretti con i compagni di reparto garantiti da questo tipo di difesa rappresentano un vantaggio.