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Le parole di Stefano Braghin, Head of Juventus Women, in conferenza stampa:

"Siamo nello Stadium, la casa più importante del club, dimostrazione dell'importanza del progetto Women. Iniziamo la stagione più complicata delle sei, soprattutto perché ripetersi è difficile, lo stiamo facendo da 5 anni, lo si dà per scontato ma è complicato. La squadra ha fatto qualcosa di straordinario e ripetersi è più complicato. Più facile migliorare dopo una sconfitta rispetto a dopo una vittoria, questo il rischio, pensare di aver capito tutto e che tutto sia semplice, non è così. Un progetto vincente è un lavoro sempre più difficile al di là del potenziale delle squadre. Quello che fa la differenza sono le relazioni che si creano all'interno. Tante squadre sono forti, vince chi crea le migliori relazioni, ogni volta questa cosa va ricostruita. Come dice ilp residente, la prossima vittoria è quella più bella. Veniamo da un'estate complicata dal punto di vista degli impegni, molte non si sono fermate, le ragazze dell'Italia arrivano da una stagione lunga di 43 gare, 45 giorni di ritiro e un Europeo. Stessi giorni fatti per il Mondiale ma in 3 anni il calcio è diventato più intenso e c'erano meno partite. Poche possibilità di preparare la stagione, lo staff ha inventato un altro tipo di preparazione. La concorrenza è cresciuta, tutte le italiane hanno investito, ma quando c'è più competizione tutto è più divertente. A livello europeo l'obiettivo è riconfermarci ai gironi della Champions, vogliamo anche migliorare il ranking, al termine di 23/24 dobbiamo essere tra le prime 8, lavoreremo in questa direzione. L'Europa non deve illudere, quanto fatto l'anno scorso non deve illudere, dovremo raggiungere quella posizione per almeno 2-3 volte. Sul mercato siamo intervenuti in tutti i settori, in attacco 2 calciatrici funzionali al tipo di progetto tattico come Cantore che torna dall'Erasmus e Beerensteyn che ha grande esperienza internazionale e ha sempre voluto la Juventus. Staskova aveva l'esigenza di avere un'esperienza diversa, l'abbiamo congedata facendole gli auguri. A centrocampo abbiamo inserito una delle migliori al mondo, per storia, esperienza e trofei. Non riusciamo a trovarle casa perché non c'è abbastanza spazio per tutti i trofei. Avevamo bisogno di esperienza, fisicità e tecnica, lei ha tutte e tre le cose, ed è un punto di riferimento per le giovani. In difesa pensavamo di non intervenire, ma dopo l'infortunio di Gama stiamo valutando profili molto giovani, europei, non è escluso che una di queste non arrivi in anticipo. Anche quest'anno abbiamo 3 ragazze del settore giovanile aggregate in prima squadra, uno scudetto in meno ma una giovane in più è la nostra filosofia, un movimento cresce quando ha calciatrici formate e brave. Il mercato è utile ma abbiamo bisogno di calciatrici italiane forti e l'Europeo lo ha dimostrato".