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Sempre più su in classifica, sempre più giù in Borsa. E pensare che solo meno di un mese fa, la Juve aveva collezionato un nuovo massimo storico: la giornata del 19 settembre, ad esempio, si era chiusa a 1,6720 euro per azione. Da lì, il crollo. Fisso. Netto calo che ha più di qualche spiegazione. E sì, potrebbe anche finire nel bel mezzo la questione Ronaldo. 

DA 3 SETTIMANE - Sono 21 giorni in cui la Juve vede abbassarsi il suo score in borsa. Tre settimane in cui il calo risponde alla crescita clamorosa della scorsa estate. Ieri - stando a quanto riporta Calcio&Finanza - il valore del titolo è arrivato a 1,2420 euro per azione: la discesa è stata drastica. E il calo è arrivato a quota 5,98% rispetto a ieri. Non necessariamente cattive notizie, sia chiaro: gli up&down della borsa restano un fattore che non spaventa. Ma chi si augurava tempi rapidi per determinati obiettivi, ora deve cambiare un attimo i suoi piani. 

IL CROLLO - Se lo scorso 19 settembre qualche bottiglia di champagne è finita in fresco, oggi si può notare come da quel giorno il crollo sia stato quasi vertiginoso: è caduto il 25% in soli 20 giorni. A quota 1,25 miliardi resta fissata la capitalizzazione attuale, riporta ancora Calcio&Finanza. Il picco massimo? Era 1,68 miliardi. Soldi andati via così, tra investimenti e un po' di paura. No, il caso Ronaldo non aiuta. E anche il portoghese - per la presunta faccenda di stupro - rischia di perdere poco meno di un miliardo di euro dai soli sponsor.