IL CAPITANO -.E' lo stesso concetto espresso da Leonardo Bonucci al termine del match, in maniera molto più accentuata. Il centrale viterbese non si è infatti solo soffermato sugli errori arbitrali, ma ha fatto riferimento soprattutto alla mentalità e al carattere della squadra che, in alcuni frangenti sembra totalmente smarrirsi e lo ha sottolineato così: 'Quando sei alla Juventus esiste solo la vittoria e questo deve essere un concetto che chiunque arriva qui deve capire. E' da un paio di stagioni che viviamo sulle montagne russe e questo non va bene. Quando non siamo squadra, facciamo fatica in tutto, sia quando abbiamo la palla, che quando non ce l'abbiamo. La differenza della Juve che vince le partite è lì, nella mentalità, nell'atteggiamento, nella voglia di essere squadra in ogni secondo della partita'.
COME GIGI - Parole che trasmettono lo spirito di juventinità appartenente a Bonucci e che in qualche modo, hanno ricordato le fortissime dichiarazioni rilasciate dall'ex portiere bianconero Gigi Buffon, al termine della gara persa contro il Sassuolo nella stagione 2015/2016, per effetto della punizione segnata da Nicola Sansone. La rabbia del Campione del Mondo 2006 era stata tradotta così: 'Dobbiamo tornare tutti umili e con i piedi per terra perché se si indossa la maglia della Juventus, se non si suda e non si ha la voglia di combattere, si rischia solo di fare delle figure ancora peggiori. Bisogna imparare a lamentarci di meno con gli arbitri ed essere più umili con noi stessi'. Se mettiamo a confronto le due interviste, non solo notiamo diverse analogie ma allo stesso tempo si evince anche l'autorità e la personalità dimostrata dal numero 19, mettendoci la faccia in un momento delicatissimo per tutto l'ambiente. Frasi differenti ma concetto più o meno identico, resta solo da capire se l'effetto generato sarà lo stesso, quello che poi condusse la Juve sul tetto di Italia al termine di una cavalcata memorabile.