commenta
Leonardo Bonucci, 84 presenze e una fascia da capitano pronta per lui. Il difensore della Juventus, a Genk contro gli Usa, guiderà l'Italia sperimentale di Mancini verso il futuro. Prima però un focus sul presente, dai fischi di San Siro per il passaggio dal Milan alla Juve ai compagni, ai microfoni del Corriere dello Sport. 
 
«Questo tipo di partite servono proprio per far crescere i giovani. Il mister ha scelto di far riposare alcuni compagni che hanno giocato di più. Però io sono sicuro che i ragazzi si faranno trovare pronti. Lo dico per come il gruppo ha vissuto questa settimana di lavoro insieme».
 
In campo per lunghi tratti si è visto anche a San Siro contro il Portogallo campione d’Europa 
«Abbiamo ritrovato entusiasmo, è evidente: grande primo tempo, la strada è questa». 

Gioco bello e rischioso... 
«Per via del pressing alto, che genera stanchezza, giusto? Che sia un modo dispendioso è certo. Le difficoltà che abbiamo incontrato nella ripresa sono dipese dal fatto che Bernardo Silva ha giocato più stretto e Pizzi ha scalato su Biraghi. Noi ci siamo un po’ allungati, però abbiamo subito un tiro solo. Dunque, avanti così. Sono altre le cose da cambiare». 

Si riferisce ai fischi contro di lei?  
«La Nazionale dovrebbe unire tutti sotto una sola bandiera, lasciando fuori le storie di club. Io i tifosi li rispetto ma stavolta mi sento di giudicare e di dire che hanno sbagliato. Sono amareggiato» 

Ne è stato anche condizionato? 
«Sì, non lo nascondo; non me lo aspettavo, così ho fatto alcuni errori non da me nei primi minuti, per fortuna ho le spalle larghe». 

Ci sono state contestazioni anche dopo i cambi 
«Ridicolo! Direi che in Italia siamo molto indietro. Voglia di estero? Il punto è che lì non accadono certe cose. Noi di certo dobbiamo maturare come squadra ma il processo di crescita deve avvenire anche tra i tifosi. La verità è che dovremmo vivere con meno invidia e più cordialità ed empatia».

Anche lei è del partito di Ancelotti, dunque. 
«Io preferisco che i miei tifosi incitino la squadra piuttosto che contestare gli avversari. Il mister propone di fermarsi in certi casi? Sono misure drastiche e importanti, ci si può fare un pensiero ma non deve partire dai giocatori». 

Meglio tornare al calcio e al clima dentro la Nazionale 
«È un clima nuovo; si è visto nell’approccio, nell’entusiasmo e nelle energie messe in queste partite; Mancini ci fa star bene dentro e fuori dal campo, era tempo che non succedeva in Nazionale. Ci sono tutti gli elementi per fare una grande qualificazione a Euro 2020».
 
Per Ventura invece un’altra brutta pagina 
«Non si può parlare di ciò che non si sa, e io non so perché è andato a Verona poi ha lasciato. Ho sempre ringraziato Ventura: è anche merito suo se sono quello che sono. Penso che con il Chievo lui volesse rimettersi in gioco, perché vive di sfide». 

Tornando ai giovani, da chi è rimasto più colpito? 
«Tonali mi ha piacevolmente sorpreso: ha dimostrato in questi giorni di reggere il peso di stare tra i grandi. Non me lo aspettavo da un ragazzo che ancora deve esordire in serie A. Ha personalità, qualità, deve crescere in una grande squadra».

Le parole di Chiellini: 'Ronaldo? Gioca fino a 40 anni, io no. Su Cancelo...'