ZENIT - "Potevo andare allo Zenit dieci anni fa. Conte mi disse che ero l'ultimo nella gerarchia dei difensori e che potevo trovarmi un'altra sistemazione. Con lo Zenit intavolammo una trattativa, ma diedi retta al mio orgoglio e scelsi di restare.".
TERZA FINALE DI CHAMPIONS - "Delle due finali di Champions rigiocherei quella di Cardiff. Con il Barcellona non avevamo nulla da perdere e affrontavano una squadra di marziani. Con il Real dopo un ottimo primo tempo ci fu un calo di tensione. Spero di poter avere l'occasione di giocare una terza finale in questi ultimi anni di carriera.".
SGABELLO IN PORTO-JUVE - "Fu colpa mia. Tendo a vivere la partita con grande passione e non volevo stare tra le poltroncine, così mi misi in piedi e poi su uno sgabello della lounge. Sono contento che si sia verificato quell'episodio, perché non ha fatto altro che cementificare il mio rapporto con Allegri".
ESULTANZA - "Nessuna provocazione, è un gesto goliardico nato per scommessa con gli amici. Quando ho visto che anche i ragazzini lo ripetevano, ho deciso di continuare a riproporlo".