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"La Juventus è casa mia, io sono juventino da quando sono nato". Se la conferenza stampa di Leonardo Bonucci si dovesse riassumere in meno di 20 parole sarebbero queste quelle che meglio di ogni altra spiegherebbero il perché di un viaggio che doveva essere di sola andata e che invece, nel giro di un anno, ha visto Leonardo Bonucci tornare a vestire la maglia bianconera dopo aver scelto di lasciare la Vecchia Signora per sposare il Diavolo.

LEZIONE BIANCONERA - Già, il Diavolo. E’ proprio così che – metaforicamente – alcuni tifosi vedono ancora Leonardo Bonucci. Come di fronte a un ex che li ha traditi, alcuni tifosi bianconeri non riescono ancora a perdonare. Non lo faranno nelle prossime ore né nelle prossime settimane. Questione di affetto, non questione di business né questione di tattica. Semplicemente alcuni sono ancora feriti dalla scelta di Bonucci di lasciare la Juve per accasarsi al Milan dove Leo pretendeva di spostare gli equilibri da solo. E invece nella vita, anche a 30 anni suonati, non si smette mai di imparare. E in questi 365 giorni Bonucci ha capito che a spostare gli equilibri non sono solo i calciatori ma anche – e soprattutto – dirigenza e organizzazione. “Ho capito che le decisioni prese nel momento di rabbia non sono quelle giuste. Grazie al Milan, ai dirigenti e al presidente Agnelli sono tornato in quella che considero casa mia”, ha ammesso oggi il nuovo-vecchio numero 19 bianconero. “I tifosi? Li rispetto molto, tutti – continua Bonucci -. Sono sempre il primo ad andare a salutarli dopo la partita. Ho preso una decisione emotiva andando al Milan. Pensavo che quel cambio potesse darmi qualcosa in più ma non è stato così. Io a Torino ho lasciato il cuore, la mia famiglia ha continuato a vivere qui. Nonostante avessi richieste da altre squadre la mia unica voglia era di tornare alla Juventus. Capisco e accetto i fischi dei tifosi, quando saranno degli avversari mi caricheranno, se ci saranno quelli dei miei tifosi dovrò essere io a trasformarli in applausi."

I TIFOSI – Ieri, dopo la conferenza stampa di Bonucci, la Juve non si è allenata per la sessione pomeridiana. Nonostante questo qualche decina di tifosi era comunque di fronte ai cancelli della Continassa mentre tanti altri erano attorno all’area dello stadio per visitare il J Museum e acquistare gadget e maglie dallo store ufficiale. Li abbiamo intercettati per chiedere loro di Bonucci:
 
“Ha detto che è casa sua – ci raccontano i tifosi – però andare al Milan e poi tornare…diciamo che poteva scegliere un’altra squadra, non il Milan. Fischi o applausi? Alla fine credo che applaudirò.” Non tutti la pensano così, chiaro. Quel che è certo è che la tifoseria bianconera è ancora spaccata sul ritorno del numero 19. La differenza tra fischi e applausi la faranno, come sempre, i risultati sul campo. Con nuovi trofei i fischi sono destinati a trasformarsi in applausi e viceversa. Questo Bonucci lo sa bene e per questo dopo il salto nel buio a Casa Milan ha preferito tornare in quella che lui sente davvero come casa sua. Una casa che ama ma anche dove ha più possibilità di vincere e, di conseguenza, più possibilità di redenzione.

Le reazioni dei tifosi sui social nella nostra gallery dedicata.

@lorebetto