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Leonardo Bonucci, neo difensore del Milan, arrivato dalla Juventus qualche giorno fa, ha parlato ai microfoni di Milan TV, in una lunga intervista tra passato e futuro. Parole che sicuramente, non faranno piacere ai tifosi bianconeri.

ARRIVO AL MILAN - "Sono contento, come ho detto attraverso ai social la cosa importante è avere fame. È quello il messaggio che ho cercato di far passare. Perché è la fame che ti fa rendere, che ti fa dare quel qualcosa in più quando magari le forze ti vengono a mancare. È una nuova avventura e una nuova scommessa. Ho sposato alla grande il progetto ambizioso della società e da parte mia non posso che mettere a disposizione l'esperienza vincente degli anni passati che però non ha affievolito in me la voglia di continuare a vincere".

STORIA MILAN - "I giocatori che hanno vestito la maglia del Milan quando ero piccolo sono delle leggende per quello che hanno vinto e dato al calcio. Poi quando sono diventato più grande Nesta è diventato il mio idolo e sono passato a fare il difensore. Detto questo, loro hanno scritto pagine importanti del calcio mondiale e di questa società. Io sono all'inizio e spero di dare il mio contributo per riportare in alto questa maglia".

JUVE PRELIMINARE - "Stesso inizio? Non credo che siano coincidenze. La vita è fatta di cicli che si aprono e si chiudono. Questo nuovo inizio assomiglia molto a quello della Juventus e spero che sia come quello anche nel prosieguo qui al Milan".

GRUPPO JUVE - "Sicuramente quando fai parte di un gruppo per sette anni lasci qualcosa, spero, di bello all'interno di ognuno. Sono stati 7 anni intensi in cui io ho dato tanto alla Juventus e viceversa. Nell'ultima parte dell'ultima stagione questo legame si era un po' affievolito da parte di entrambe le parti in causa e quindi è stato deciso insieme di allontanarci l'uno dall'altro. Ho avuto la fortuna di avere questo approccio con il Milan che è stato subito intenso. D'ora in avanti penserò solo al Milan. Ringrazio i miei vecchi tifosi e il gruppo in cui sono stato. Mi ha trasmesso tanto a livello di valori umani e calcistici e li porterò sempre con me".