NUOVA ARRIVATA - “Matilda sta molto bene, sta già cambiando la mia vita. Mi sono infortunato una settimana prima che nascesse, ho potuto assistere alla nascita e ho trascorso un po’ di tempo a casa con lei”.
FIGLIO GRANATA - “Come ha reagito Lorenzo (tifoso del Torino, ndr) al mio ritorno alla Juve? E’ felice perché papà è tornato a casa, l’anno scorso ero quasi sempre a Milano e non mi vedeva. E’ stato uno dei motivi che mi ha spinto a tornare. Se ho provato a trasformarlo in un tifoso bianconero? Con Ronaldo c’è stato un momento in cui ho pensato che ci fosse margine, ma da quando ha iniziato a giocare con la maglia del Torino ha fatto dietrofront”.
LA MALATTIA DI MATTEO - “Sono stati cinque mesi molto difficili, ho capito quali fossero le mie priorità. Prima il desiderio di diventare un grande giocatore mi ha portato a mettere calcio e famiglia allo stesso posto. Ora ho imparato, grazie a Matteo, che posso vivere senza calcio, ma non senza la mia famiglia, i miei figli. E’ la cosa più brutta che possa capitarti, ma per fortuna adesso va tutto bene”.
RITORNO ALLA JUVE - “Sapevo che questa decisione avrebbe causato polemiche, ma mi conosco. So come rispondere sul campo”. BBC - “Ci divertiamo insieme, ci piace difendere. Ci completiamo a vicenda, ognuno esalta le virtù dell’altro”.
BUFFON - “Se mi piacerebbe incontrarlo da avversario in Champions? Preferirei di no. Gigi è il numero uno nel proprio ruolo, ma prima di tutto è un grande amico. Sono cresciuto con lui, è strano guardarsi indietro e non vederlo. Ma alla Juve siamo fortunati, Szczesny è uno dei portieri più forti in questo momento e Perin sta crescendo molto”.
DYBALA - “Sinceramente lo vedo più maturo. Non soffre per aver segnato pochi gol, lavora per la squadra e questo è importante. Sono momenti di crescita, è ancora giovane e ci darà molto nella fase finale della stagione”.
CHAMPIONS LEAGUE - “Se arriva Ronaldo, il migliore del mondo, significa che il tuo livello è cresciuto. Il nostro obiettivo è vincere la Champions, non possiamo e non dobbiamo nasconderci”.
RONALDO - “Quando è arrivato non ero molto contento, perché ero ancora un avversario (ride, ndr). Ma è davvero bello per tutto il calcio italiano, se arriva il migliore vuol dire che il nostro campionato è diventato nuovamente appetibile. Di lui ho apprezzato la sua costanza e la sua semplicità. E’ arrivato e si è messo subito a disposizione, ha sempre una parola di supporto per ogni compagno. Ogni giorno, prima e dopo gli allenamenti, lo trovi in palestra. Sempre. E’ una macchina, non si ferma mai. Puoi solo ammirarlo”.
PALLONE D’ORO - “Penso che Ronaldo lo meritasse, è stato decisivo per far vincere al Real Madrid un’altra Champions. Ma sono sicuro che per lui sarà un incentivo per conquistare il prossimo. E questo significa vincere trofei con la Juve”.
ATLETICO - “E’ una squadra complicata da affrontare, Simeone non molla un centimetro. Però il nostro obiettivo è raggiungere la finale e per farlo dobbiamo superare questo ostacolo. A Madrid proveremo a segnare almeno un gol, sarebbe fondamentale”.
SAUL - “Un giocatore dell’Atletico che ammiro, mi ha sorpreso. E’ cresciuto molto, è giovane ma molto esperto. Ha segnato gol importanti ed è un calciatore completo in tutte e due le fasi”.
GUARDIOLA E ALLEGRI - “Considerando il mio modo di giocare, mi piace il suo stile, così come quello di Sarri. Ma apprezzo anche il gioco di Conte e di Allegri. Per le mie caratteristiche, toccare il pallone è importante: Simeone, forse, ha un gioco più verticale. Com’è il gioco di Allegri? Sta in mezzo, ci ha insegnato a interpretare la partita a seconda dei momenti. In alcune fasi puoi fare il Guardiolismo, in altre il Cholismo: unisci tutto questo e ottieni… l’Allegrismo!”.
REAL MADRID - “Sì, è vero, il Real mi ha cercato. E’ stato un onore e un piacere per me, vuol dire che ho lavorato bene in questi anni. Ma la chiamata della Juve e il desiderio di tornare a casa sono stati fondamentali, ho deciso che i colori bianconeri mi calzano meglio”.
BONUCCI A MORATA: 'A MADRID TI PICCHIO SUBITO'
BONUCCI: 'ZANIOLO? NON SAPEVAMO NEANCHE CHI FOSSE, POI...'