commenta
Leonardo Bonucci torna a giocare un match di Champions League ad eliminazione diretta dopo due anni. In vista della sfida all’Atlético Madrid, il difensore della Juventus ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS.

NUOVA ARRIVATA - “Matilda sta molto bene, sta già cambiando la mia vita. Mi sono infortunato una settimana prima che nascesse, ho potuto assistere alla nascita e ho trascorso un po’ di tempo a casa con lei”.

FIGLIO GRANATA - “Come ha reagito Lorenzo (tifoso del Torino, ndr) al mio ritorno alla Juve? E’ felice perché papà è tornato a casa, l’anno scorso ero quasi sempre a Milano e non mi vedeva. E’ stato uno dei motivi che mi ha spinto a tornare. Se ho provato a trasformarlo in un tifoso bianconero? Con Ronaldo c’è stato un momento in cui ho pensato che ci fosse margine, ma da quando ha iniziato a giocare con la maglia del Torino ha fatto dietrofront”.

LA MALATTIA DI MATTEO - “Sono stati cinque mesi molto difficili, ho capito quali fossero le mie priorità. Prima il desiderio di diventare un grande giocatore mi ha portato a mettere calcio e famiglia allo stesso posto. Ora ho imparato, grazie a Matteo, che posso vivere senza calcio, ma non senza la mia famiglia, i miei figli. E’ la cosa più brutta che possa capitarti, ma per fortuna adesso va tutto bene”.

RITORNO ALLA JUVE - “Sapevo che questa decisione avrebbe causato polemiche, ma mi conosco. So come rispondere sul campo”. BBC - “Ci divertiamo insieme, ci piace difendere. Ci completiamo a vicenda, ognuno esalta le virtù dell’altro”.

BUFFON - “Se mi piacerebbe incontrarlo da avversario in Champions? Preferirei di no. Gigi è il numero uno nel proprio ruolo, ma prima di tutto è un grande amico. Sono cresciuto con lui, è strano guardarsi indietro e non vederlo. Ma alla Juve siamo fortunati, Szczesny è uno dei portieri più forti in questo momento e Perin sta crescendo molto”.

DYBALA - “Sinceramente lo vedo più maturo. Non soffre per aver segnato pochi gol, lavora per la squadra e questo è importante. Sono momenti di crescita, è ancora giovane e ci darà molto nella fase finale della stagione”.

CHAMPIONS LEAGUE - “Se arriva Ronaldo, il migliore del mondo, significa che il tuo livello è cresciuto. Il nostro obiettivo è vincere la Champions, non possiamo e non dobbiamo nasconderci”.

RONALDO - “Quando è arrivato non ero molto contento, perché ero ancora un avversario (ride, ndr). Ma è davvero bello per tutto il calcio italiano, se arriva il migliore vuol dire che il nostro campionato è diventato nuovamente appetibile. Di lui ho apprezzato la sua costanza e la sua semplicità. E’ arrivato e si è messo subito a disposizione, ha sempre una parola di supporto per ogni compagno. Ogni giorno, prima e dopo gli allenamenti, lo trovi in palestra. Sempre. E’ una macchina, non si ferma mai. Puoi solo ammirarlo”.

PALLONE D’ORO - “Penso che Ronaldo lo meritasse, è stato decisivo per far vincere al Real Madrid un’altra Champions. Ma sono sicuro che per lui sarà un incentivo per conquistare il prossimo. E questo significa vincere trofei con la Juve”.

ATLETICO - “E’ una squadra complicata da affrontare, Simeone non molla un centimetro. Però il nostro obiettivo è raggiungere la finale e per farlo dobbiamo superare questo ostacolo. A Madrid proveremo a segnare almeno un gol, sarebbe fondamentale”.

SAUL - “Un giocatore dell’Atletico che ammiro, mi ha sorpreso. E’ cresciuto molto, è giovane ma molto esperto. Ha segnato gol importanti ed è un calciatore completo in tutte e due le fasi”.

GUARDIOLA E ALLEGRI - “Considerando il mio modo di giocare, mi piace il suo stile, così come quello di Sarri. Ma apprezzo anche il gioco di Conte e di Allegri. Per le mie caratteristiche, toccare il pallone è importante: Simeone, forse, ha un gioco più verticale. Com’è il gioco di Allegri? Sta in mezzo, ci ha insegnato a interpretare la partita a seconda dei momenti. In alcune fasi puoi fare il Guardiolismo, in altre il Cholismo: unisci tutto questo e ottieni… l’Allegrismo!”.

REAL MADRID - “Sì, è vero, il Real mi ha cercato. E’ stato un onore e un piacere per me, vuol dire che ho lavorato bene in questi anni. Ma la chiamata della Juve e il desiderio di tornare a casa sono stati fondamentali, ho deciso che i colori bianconeri mi calzano meglio”.


BONUCCI A MORATA: 'A MADRID TI PICCHIO SUBITO'

BONUCCI: 'ZANIOLO? NON SAPEVAMO NEANCHE CHI FOSSE, POI...'