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Un altro errore, un'altra sbavatura, che costa caro. La Juve subisce gol dopo appena 10' per un'ingenuità del suo difensore centrale, che da giocatore esperto qual è dovrebbe saper gestire ogni situazione e guidare i compagni di reparto, tanto l'adattato Danilo quanto il giovane Demiral, e invece... E, invece, è lui a far pagare il conto a Buffon, che viene battuto alla 650esima gara in Serie A della sua immensa carriera da rigore di Simy, con assist proprio del numero 19. Ma regalo a parte, un intervento inutile, è proprio la difesa che sembra mal funzionare, troppo spesso fuori posizione, allungata e bucabile in ripartenza. Il punto guadagnato dal Crotone è più che meritato, ma i problemi per il futuro ci sono perché questo reparto non è affidabile.

DA SGABELLO - La scelta di non appesantire di minuti Chiellini è formalmente corretta, ma senza di lui Bonucci è un altro, una versione di livello inferiore. Il trio difensivo è scollegato e nemmeno essere al centro di quel modulo che tanto gli ha giovato funziona. Ma non è un fatto di oggi. Troppo spesso ultimamente Bonucci è stato sorpreso, saltato, battuto facilmente dal diretto avversario, attraendo su di sé le ire dei suoi stessi tifosi. E se la presenza intermittente di Chiellini è un fattore, l'assenza di De Ligt lo è ancor di più. L'alchimia, dopo le difficoltà iniziali, si era creata e il fortissimo olandese limava ogni dettaglio e sbavatura, ben completandosi con il numero 19. Attenzione, spirito da leader e capacità di fare la scelta giusta, ciò che sta mancando alla difesa, svanita e emotivamente persa. Qualche tifoso ha riesumato anche il famoso sgabello su cui lo mandò Allegri... In quel caso il motivo fu disciplinare, in questo puramente tecnico.