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Il nome di Roberto Boninsegna rievoca immagini leggendarie. Basta appena pronunciarlo e vengono alla mente partite entrate a far parte della memoria collettiva contribuendo a definire la cultura, non solamente calcistica, del nostro Paese. Bonimba, come fu soprannominato da Gianni Brera, dopo essersi imposto nel Cagliari del compagno/rivale Gigi Riva, passa all’Inter nel 1969 e vi resta fino al 1976, anno in cui si trasferisce alla Juve in seguito ad un clamoroso scambio con Pietro Anastasi. Rimarrà in bianconero per tre stagioni mettendo insieme 94 presenze condite da 35 goal e vincendo due scudetti, una coppa Italia e, soprattutto, il primo trofeo internazionale del club: la Coppa Uefa conquistata nella stagione 1976/77 contro gli spagnoli dell’Athletic Bilbao.

Con la gentilezza che lo ha sempre contraddistinto, l’ex attaccante ha risposto in esclusiva al Bianconero.com e, visto l’imminente inizio della Serie A 2019/20, ci ha indicato quali siano le maggiori candidate per la conquista del titolo.

“Ad oggi vedo Juve ed Inter favorite, sono le squadre di miglior livello del campionato italiano. Il Napoli credo parta un po’ indietro. Nonostante il calcio d’agosto lasci il tempo che trova, la sconfitta subita dai partenopei contro il Barcellona deve suonare come un campanello d’allarme per l’ambiente azzurro”.

Vedremo subito la Juve targata Maurizio Sarri? Oppure sarà necessario un po’ di rodaggio per assimilarne gli schemi?

“Non bisogna mai dimenticare che prima degli schemi vengono i giocatori. Se i giocatori sono di qualità, ed i giocatori della Juve sono di grande qualità, assimilare nuovi schemi non sarà un problema. Ci potrà essere qualche ritardo causato dalla preparazione ma credo che già a Parma la Juve si potrà esprimere al meglio”.

C’è un reparto ancora da migliorare nella Juve di Maurizio Sarri?

“Nonostante per l’attacco si faccia il nome di Mauro Icardi, credo che, anche in questo reparto, la Juve sia talmente completa da poter rimanere così com’è. In difesa poi, con gli arrivi di De Ligt e Demiral, l’unico problema imputabile alla Juve è quello dell’abbondanza.

Venendo appunto ai problemi di abbondanza, Dybala è tra i giocatori che sembrano in predicato di lasciare la Juve. Perché la società ha preso questa decisione?

“Dybala è un ottimo giocatore, però nelle partite importanti il suo apporto non è sempre stato all’altezza di quello che ci si sarebbe aspettati da uno delle sue qualità. Alla luce anche delle prestazioni fornite dal giocatore nella scorsa stagione, credo che la Juve abbia deciso di cederlo per questa serie di ragioni.

Crede allo scambio Dybala-Icardi?

"E’ una possibilità. Sarebbe clamoroso ma avrebbe una sua ragionevolezza. In quel caso però rimarrebbe il problema della collocazione di Higuain e Mandzukic. Stiamo parlando di giocatori talmente forti ed importanti grazie ai quali, pur rimanendo così com’è ora, la Juve farebbe paura!”.