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Il vice di Mihajlovic, De Leo, parla in conferenza stampa. 

EPISODIO - "Prevale il rammarico, questa è la nostra mentalità. Non ci accontentiamo, ce l'ha detto il mister. Soprattutto quando usciamo da un campo prestigioso. C'è soddisfazione, come ha detto anche Mihajlovic a fine gara, la squadra ha ribaltato l'inerzia della partita. Siamo stati coraggiosi, ci portiamo via quest'aspetto positivo. Il finale? Sbilanciato da un punto di vista numerico e tattico. Sapevamo che ci sarebbe stata la Juve a fare la partita, avremmo dovuto soffrire, credo che l'abbiamo fatto in maniera ordinata. Baricentro basso, sì. Ma non abbiamo concesso tanto. La Juve poi è venuta fuori, ma non ci siamo disuniti, ce la siamo giocata fino alla fine". 

IL FINALE - "Francamente non ho rivisto il rigore, mi sembrava in diretta che fosse almeno dubbio per quanto largo fosse il braccio di De Ligt. Mi sembra fosse particolarmente largo. Avremmo voluto la tutela dell'arbitro di rivedere l'episodio, cosa che è mancata. Ci sentiamo rammaricati".

ERRORI - "Errori gravi? Indubbiamente. Quello ha caricato la Juve in quella fase, ci siamo sfilacciati e ha innescato conseguenze negative. Doppio rammarico. Errori tecnici che hanno aiutato la Juve e quello che è successo nei minuti successivi. Non ho rivisto, ma gli altri collaboratori mi hanno detto che eravamo messi bene sul gol di Ronaldo. Siamo stati imprecisi. Miglioreremo".

SVAMBERG - "Giochi con la Juve e soffri inevitabilmente. Fai delle scelte per togliere fonti di gioco. Tolte alcune rotazioni a centrocampo, dove ci hanno creato alcuni problemi, siamo stati comunque compatti, stretti. Abbiamo gestito bene quei movimenti che la Juve cercava per aprirci un po' di spazi. Dieci, quindici, forse venti minuti in cui abbiamo perso le distanze. Abbiamo provato a riprenderla, fatto innesti con cinque giocatori offensivi nel finale. Abbiamo provato a farlo a testa alta. Ci siamo allungati per generosità, ma quando la Juve inizia a fare gli uno contro uno viene fuori la qualità. Svamberg? Primo tempo timido, doveva trovare le misure. Nella fase di uscita, superata la prima fase del pressing venivamo fuori bene. Volevamo fosse nel vivo del gioco. Però si è applicato in entrambe le fasi, era la seconda presenza, è stato un ulteriore tassello di maturità".

AI GIOCATORI - "Dobbiamo essere consapevoli e focalizzati sulla linea tecnica di quest'anno. Con tante difficoltà, abbiamo una linea dritta, tracciata da Miha da gennaio. Principi di gioco e morali da portare avanti. Sapevamo che ci sarebbe stata sofferenza, ma anche necessità di essere coraggiosi e leggeri. Al conto finale, ci rendiamo conto se la nostra linea continua ad essere dritta. Dobbiamo essere coerenti, il mister bacchetta sugli errori dei ragazzi e dello staff. Ma riconosce gli elementi positivi. Siamo coerenti e consapevoli. Dobbiamo essere focalizzati sulla squadra, molto spesso lasciando da parte i risultati. A maggior ragione quest'anno. Non dobbiamo neanche lasciare punti per strada, saremmo ipocriti nelle analisi. Dobbiamo mantenere linea dritta, senza scomporci

IBRAHIMOVIC - "No, non sappiamo di più. In questa fase riceve da tutto il mondo telefonate. Se mi fa una confidenza, magari ne parliamo".