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In casa Juve le attenzioni della squadra sono tutte rivolte a quella che sarà la gara di lunedi contro la Sampdoria, con la squadra di Allegri che si presenterà a Marassi piuttosto decimata. Oltre agli stop di Di Maria, Pogba e Szczesny, nel pomeriggio di ieri si è aggiunto anche quello di Leonardo Bonucci, il quale ha accusato uno stiramento al flessore che potrebbe rischiare di fargli saltare la sfida contro i doriani. Ci sarà invece Dusan Vlahovic, già al comando della classifica marcatori e che freme per poter aumentare il suo bottino personale. A commentare quello che è stato l’esordio del serbo e il momento che sta vivendo la Vecchia Signora ci ha pensato l’ex bianconero Valeri Bojinov, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a IlBiancoNero.com.
 
Chi pensi sia la favorita per lo scudetto?

‘Il campionato è molto equilibrato, ci sono molti gol e tanto spettacolo. Tutte le squadre vogliono vincere e tutti se la giocano con tutti. Erano molti anni che non vedevamo un esordio così scoppiettante, stiamo vivendo un campionato simile a quello inglese. Finalmente c’è di tutto, qualità, quantità, tanti giocatori forti e la gente non vede l’ora di andare allo stadio, sono sempre tutti pieni. Quando c’è un calcio così la gente vuole godersi lo spettacolo e questa è la cosa più bella. Nella prima giornata hanno vinto tutte 8 le big e questo vuol dire che hanno tutti voglia di raggiungere gli obiettivi’.
 
La Juve in due settimane ha perso giocatori come: Pogba, Szczesny, Di Maria e Bonucci, pensi sia un problema legato alla preparazione atletica?
 
‘E’ vero che ci sono molti infortuni, ma ora andare a toccare dei punti senza essere all’interno non è facile. Molti giocatori arrivano da campionati differenti e con metodi di lavoro diversi, come fatto da Pogba e Di Maria ad esempio. Noi non sappiamo che tipo di lavoro hanno svolto negli anni precedenti, io penso che mister Allegri e il suo staff siano solo sfortunati, neanche loro si immaginavano che sarebbero capitati così tanti episodi sfortunati. Bisogna essere positivi, pensare positivi e dare il tempo ai giocatori di poter tornare, se si è sbagliato in qualcosa si cercherà di rimediare il più in fretta possibile’.
 
Vlahovic può diventare la stella della Juve?
 
‘Io con lui mi sento almeno un paio di volte a settimana e ti posso dire che sta lavorando tantissimo. Lui è consapevole che è alla Juve e che se perde anche solo un’occasione, ci sarà un altro giocatore pronto a prendere il tuo posto. Quando c’è più concorrenza hai stimoli elevati e devi sempre lavorare di più per dimostrare di essere il più forte. Il ragazzo lavora tantissimo, soprattutto di testa. Chi lo conosce sa che è un gladiatore, un guerriero, quando vai a fare la guerra ti porteresti sempre uno come Dusan. Non è un caso che ha fatto già due gol, se non lavori Dio non ti aiuta’.
 
Pensi che Depay possa essere il rinforzo adatto?
 
‘A me il giocatore piace tantissimo. Al Barcellona non ha trovato la continuità che aveva con il Lione, ma secondo me è adatto alle caratteristiche di Allegri. Lione è anche una città simile a Torino, più fredda, con una tifoseria calda, secondo me ha bisogno di questo genere di stimoli. Se arriva darà una mano a Dusan e a tutta la squadra perché è un giocatore di qualità e può dare grandi soddisfazioni, non sarà solo di ripiego'.

Pensi che quello di Rabiot stia diventando un caso?
 
‘Sono cose che non possiamo dire se non conosciamo le dinamiche. Se ti vuole il Manchester e la Juve ti ha dato l’ok per andare, allora vai. Per la Juve è sicuramente un problema tenerlo. Non è facile quando sei dall’altra parte, puoi giudicare diversamente. Il giocatore non lo discuto, magari non rientra nei piani della società e del mister,  quindi penso sia più giusto andare dove ti desiderano’.
 
Dybala può rinascere alla Roma?
 
Se pensassimo che possa diventare il nuovo Totti diciamo una bestemmia e non voglio bestemmiare (ride n.d.r). Francesco è unico, per la Roma, per la Capitale, per i tifosi, Totti è Totti. Io sono contento di vedere Dybala alla Roma perché c’è il grande Josè Mourinho. Ho avuto modo di conoscerlo e secondo il mio punto di vista è ed è stato l’allenatore più forte di tutti i tempi. Quando ti chiama Mourinho ti chiama Josè, non puoi non andare. Tutti i giocatori lo amano perché sa come comportarsi con loro e non penso sia un caso che Dybala sia andato alla Roma e gli auguro il meglio’.