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La Juventus ieri ha pubblicato la relazione finanziaria semestrale relativa al secondo semestre del 2020, corrispondente all'ultima parte della scorsa stagione, terminata in piena estate causa covid, e l'inizio di quella in corso. Ci sono chiari riferimenti alla mancanza di sicurezze circa il futuro, a causa dell'impatto della pandemia sull'economica globale, quindi anche sul calcio. Di conseguenza, pur tranquillizzando i tifosi sulla "continuità aziendale", il club bianconero tiene a fare alcune precisazione sul futuro...

INCERTEZZA - "Il Gruppo continuerà a monitorare costantemente l’evolversi della situazione connessa alla diffusione della pandemia da Covid-19, in considerazione sia del mutevole quadro normativo di riferimento, sia del complesso contesto economico globale, al fine di valutare ulteriori misure a tutela delle proprie fonti di ricavo e dei propri assets, nonché di mantenere standard elevati sulle misure a tutela della salute e del benessere dei propri tesserati e dipendenti".

RISULTATI, MERCATO, MONTE INGAGGI - "Nella valutazione dell’evoluzione prevedibile della gestione permangono le incertezze tipiche dell’attività calcistica, derivanti, in particolare, dalle performance sportive della Prima Squadra nelle competizioni cui partecipa, dalle ulteriori operazioni di trasferimento del diritto alle prestazioni sportive dei calciatori che potranno essere realizzate nell’esercizio, dall’evoluzione dei ricavi derivanti dalle attività commerciali e dall’andamento del costo del personale tesserato, anche tenuto conto della componente variabile dei compensi".

PREPARIAMOCI A VENDERE - "Senza pregiudizio per la prosecuzione dell’attività sociale, Juventus - pur in un contesto influenzato dalla ridotta liquidità del sistema conseguente al perdurare della crisi - potrebbe far ricorso ad operazioni di cessione di diritti alle prestazioni sportive di calciatori".

Come riporta infine Calciomercato.com a margine di tali affermazioni da parte della Juve: "Il progetto impostato a 360 gradi dalla Juventus in questi dieci anni garantisce continuità e stabilità nonostante i freddi numeri possano preoccupare. Ma una campagna di ridimensionamento non può affatto essere esclusa."