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Federico Bernardeschi ha un'idea chiara in mente: "Io tuttocampista? Sì, mi piacerebbe un sacco poter ricoprire un ruolo simile sia nella Juve sia in Nazionale". Poi: "Mi piace anche agire da mezzala, oggi un giocatore se vuole restare a certi livelli deve mettersi a disposizione della squadra, della filosofia del tecnico di turno". Parole e musica per Massimiliano Allegri, che della connessione tra i reparti di centrocampo e attacco ha fatto filosofia, in particolare in questa stagione.  

SFIDA A DYBALA - Il tecnico livornese aveva individuato Paulo Dybala come "tuttocampista" bianconero, ma è Bernardeschi a candidarsi nel ruolo, dopo aver scalzato la Joya dal posto di titolare per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l'Atletico Madrid. Il rigore di Cristiano Ronaldo, che ha scritto la parola fine sull'impresa bianconera, l'ha conquistato proprio il numero 33, con una progressione spaventosa al minuto 85, dopo l'assist per la prima rete del fenomeno portoghese. E Bernardeschi gongola: "Essere scelti in una gara così ti carica e ti responsabilizza. La fiducia del mister non è scontata in certe serate".

SFIDA A DYBALA - La sfida a Dybala, dunque, è servita. Non soltanto per l'effimera definizione di "tuttocampista", ma anche e soprattutto per un posto nell'undici titolare nei prossimi grandi impegni della Juventus. Ad aprile arriva la decisiva doppia sfida contro l'Ajax nei quarti di finale di Champions League, oltre ad alcuni importanti big match in campionato, che potrebbe però presto chiudersi con l'ottavo scudetto consecutivo per i bianconeri. Bernardeschi non teme Dybala e lo dimostra, sul campo quanto a parole. Ad Allegri la dolce decisione sul titolare da schierare da "tuttocampista" in questo finale di stagione.