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Matuidi è tornato a Vinovo, e ci è tornato con un pizzico di peso in più. No, non si tratta di chili, bensì di quel trofeo vinto durante l'estate, che poggia anche sulle sue spalle. Deschamps, come Allegri, l'ha 'scoperto' in corsa e non l'ha più tolto fino alla vittoria del Mondiale. Più arretrato nelle gerarchie iniziali si è in realtà affermato come assoluto titolare e punto fermo dell'undici francese. Ma questa è un po' la storia della sua carriera, a maggior ragione in queste stagioni: da titolare al Psg la scorsa estate si è rimesso in gioco, ha sposato il progetto Juve ed è entrato a farne parte da protagonista. Potrà farlo ancora?

AGO DELLA BILANCIA - E' stato l'ago della bilancia della stagione 2017/18. Entrato passo nelle gerarchie, con lui Allegri ha potuto varare nuovamente il 4-3-3 dopo 9/10 mesi di 4-2-3-1, diventato nell'ultima fase prevedibile e poco bilanciato. Proprio questo ha portato in bianconero: equilibrio, personalità, carisma e corsa, anche al netto di una tecnica non sopraffina (sono comunque 4 i gol stagionali). Con lui Allegri ha protetto la difesa, l'ha blindata per 18 partite su 19, in una striscia di imbattibilità incredibile. Insomma, partito in panchina, ha finito per essere titolare inamovibile, merito di un importante lavoro sottotraccia. E ora?

BERNARDESCHI E SOLUZIONI - Allo stesso modo - in panchina - ha iniziato la stagione 2018/19, ma in questo caso in motivo è più nitido: il Mondiale, vinto e perciò giocato fino a metà luglio, che l'ha privato della quasi totalità della preparazione con i compagni di squadra. Ecco perchè Matuidi si è accomodato e ha seguito da spettatore tutta la gara contro il Chievo, la prima di CR7 in bianconero. Sarà così sempre? Allegri pensa alla sua Juve, prova a formarla e modellarla. Tante le idee: da Bernardeschi mezzala, per cui gli esperimenti sono in corso, al 442 con lo stesso ex Fiorentina e Douglas Costa sugli esterni, tanto per sfruttare l'enorme peso offensivo che ha a disposizione. Ma la prima gara non inganni e nemmeno questi esperimenti: Matuidi ha posto importante nelle gerarchie bianconere, a maggior ragione in una Juve che può permettersi di attaccare tantissimo, con anche Alex Sandro e Cancelo sulle fasce. Insomma, l'equilibrio non può e non verrà trascurato da Allegri, che la lezione la conosce già bene, ma che, se non bastasse, l'ha imparata lo scorso anno.

Ecco tutte le sue soluzioni e l'impiego di Matuidi, nella nostra gallery.