RIVELAZIONE - E’ Bentancur la rivelazione della prima parte di stagione in casa Juve. Non per la personalità, ormai arcinota in un ragazzo che da adolescente era abituato a giocare (e vincere) da titolare il Superclasico argentino. A stupire, piuttosto, è il ruolo da titolare inamovibile guadagnato dal classe ’97 al secondo anno in bianconero: 947’ collezionati in totale la scorsa stagione, ben 1.422’ da agosto a oggi. “Merito” della lunga assenza di Emre Can e Khedira, ma anche di una serie di prestazioni di altissimo livello a prescindere da stadio e avversario di turno. “Sono migliorato molto”, confermava qualche giorno fa lo stesso Rodrigo, sottolineando la crescita dal punto di vista fisico e la strategia di Allegri. Peccato allora che la prima, vera stecca sia arrivata proprio quando l'allenatore ha ritrovato il pacchetto di centrocampisti al gran completo.
CONFERMA - Bentancur è già ammonito e soprattutto in ritardo, ma si fionda comunque su quella palla: c’è l’intervento inutile su Castagne, c’è il secondo giallo che fa infuriare Allegri. C’è, soprattutto, una mancanza di lucidità che a questi livelli - e a maggior ragione alla Juve - non è ammessa. Tolti due "non sostituibili" come Pjanic e Matuidi, Khedira nei piani è sempre stato il titolare ed Emre Can (per importanza tecnica ed economica del colpo di mercato) è destinato a diventarlo: rientrati loro due - al netto della pessima prestazione di Bergamo - a Bentancur servirà un passo in avanti ulteriore per guadagnarsi la conferma. Perché essere una rivelazione momentanea non basta: la vera stagione, per Rodrigo, comincia oggi.
@mcarapex