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Quella che sembrava essere una mossa occasionale e prettamente difensiva nel secondo tempo di Inter-Juve, nella stessa partita si rivelò funzionale anche in attacco, nell’azione del gol-vittoria del Pipita: Bentancur trequartista, ne ero sicuro (seppur con qualche riserva), l’avremmo presto rivisto.



E così è avvenuto addirittura alla prima gara di Champions disponibile, martedì sera contro il Lokomotiv Mosca. Sarri, a causa dell’assenza prolungata di Ramsey e volendo dare un po’ di riposo a Bernardeschi, ha sperimentato di nuovo Rodrigo come trequartista, ma stavolta dal primo minuto, dietro a Dybala e CR7. Il test tuttavia è durato appena più di un tempo: nella ripresa infatti MS ha cambiato subito, evidentemente insoddisfatto, inserendo Higuain e spostando Dybala sulla trequarti, Bentancur nel ruolo di mezzala destra. Cerchiamo di capire allora cosa non ha funzionato nel primo tempo dell’uruguaiano.
 
UN BUON PALLEGGIATORE MA.. – Si è liquidata troppo facilmente la fase difensiva della formazione russa tramite l’interpretazione banalizzante “squadra ‘bassa’ e compatta”. D’accordo sul secondo aggettivo, un po’ meno sul primo, che si riferirebbe all’atteggiamento attendista e passivo della retroguardia di Semin. In realtà, specie nel primo tempo, la linea difensiva del Lokomotiv, anche ‘a palla scoperta’, stava piuttosto altina in principio. Con questo accorgimento la formazione ospite riusciva a saturare gli spazi tra le linee per quasi tutta la propria metà campo. Poi chiaramente e gradualmente era costretta ad abbassarsi spinta indietro dal lavorio insistito del palleggio bianconero. E allora si difendeva davanti o nella propria area. Il problema dunque era della Juve, che non riusciva ad attaccare bene quella prima profondità. Capello nel post-partita suggeriva di cambiare spartito, di aprire maggiormente il gioco sulle fasce, in particolare quella sinistra, secondo lui poco utilizzata. Vero, ma quello non è il gioco di Sarri. Il problema reale nel sistema Sarrista era dato dalla compresenza inedita di Dybala e Bentancur. Intendo Bentacur trequartista.        



In poche parole Bentancur faceva anche abbastanza bene la fase di palleggio, e di palloni infatti ne ha toccati. Tuttavia non si è mosso in maniera complementare a Dybala, tant’è che né lui né l’argentino, malgrado il possesso palla elevato, figuravano all’intervallo nella ‘team top 5 passing’. Qualcosa insomma non è andato, al di là del comportamento degli avversari.  Già la Joya tende ad allontanarsi dalla difesa avversaria per ricevere e giocare. Bentancur, da centrocampista poco avvezzo agli inserimenti qual è, ha fatto più o meno lo stesso, ostruendo e depotenziando di fatto il moto perpetuo di Dybala. Vedete sopra con quale agio i difensori del Lokomotiv potevano restare anche alti con la linea? A differenza di Bernardeschi e Ramsey, Bentancur non andava a penetrare la difesa avversaria con tagli e inserimenti, quando Dybala si abbassava a ricevere. Ciò, anche se non comportava la perdita del pallone, appiattiva indubbiamente il gioco bianconero.
 
ANCORA POCO SARRISTA – Parlando ancora di fraseggi e giocate corte, va aggiunto che Bentancur non è ancora un trequarti tipicamente Sarrista, benché stavolta rispetto allo spezzone di Inter-Juve sia stato più nel vivo del palleggio. Consideriamo una scelta emblematica di Rodrigo, seguita a questa verticalizzazione per Khedira di Pjanic.  



Sulla sponda della mezzala, lo stop orientato verso l’apertura per Cuadrado non dovrebbe rappresentare la prima opzione, dato che questo pallone è possibile giocarlo in verticale sui piedi di CR7. Si è appena creato un corridoio prezioso lungo l’asse centrale (tra Bentancur e Ronaldo), perché non sfruttarlo? Si intravede infatti il presupposto per una possibile combinazione tra CR7 e Dybala, con pericoloso inserimento senza palla di Khedira: un tre contro tre bypassato troppo in automatico per assecondare un’apertura orizzontale che non smuove nulla.  



Eccola qui, l’apertura. Come se in panchina non ci fosse Sarri…



BENTANCUR NON ATTACCA LA PROFONDITÀ – Ma -dicevamo- il vero difettuccio di Bentancur, al momento, risiede in quella sintomatica incapacità di attaccare lo spazio alle spalle della difesa avversaria. Forse vede ancora i difensori avversari come sbarre di un confine che non osa oltrepassare, da cui non riesce a evadere.  Su questa palla ‘scopertissima’ condotta da Bonucci, non gli viene in mente di attaccare la profondità alle spalle della linea. Linea che, guarda caso, sta ancora una volta piuttosto alta. E perché mai dovrebbero toglierti profondità da quella parte se giochi solo tra le linee?



Una riprova di quanto vado sostenendo si è data al minuto 13 del primo tempo. Solita palla di Cuadrado per Dybala, solita difesa alta del Lokomotiv, con taglio di CR7 scartato dal terzino colombiano. Si aprono varchi interessanti al centro e dalla parte dove sta transitando Bentancur. Dybala controlla col mancino verso la fascia sinistra della Juve.   



Qui sotto si nota tutta l’improvvisazione di Bentancur nell’eseguire un taglio fatto bene nei tempi, nei modi e negli spazi giusti. Non inizia a prendere velocità lungo la linea del fuorigioco. Grossolanamente, attende.



Poi ci prova tentennando, sicché va dritto e finisce in offside mentre Dybala alza la testa.



Al momento del filtrante Bentancur fa un passo dalla parte opposta allo spazio da attaccare a massima velocità. Insomma, su fondamentali imprescindibili per un trequartista quali sono il taglio e l’inserimento, Rodrigo deve proprio migliorare. Rimandato con affetto.