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Un potenziale crack, oltre che un titolare a lungo termine. Tra campo e mercato, Rodrigo Bentancur per la Juventus è diventato tutto questo. Non che prima non ci si credesse, ma un Mondiale da protagonista  restituirà ad Allegri un gioiello assai prezioso la cui importanza economica (oltre che tecnica) andrà rivalutata. 

UOMO MERCATO - Il biondo uruguaiano sta brillando anche oltre le attese, in maglia Celeste. Al punto che gli ammiratori spuntano uno dopo l'altro: per Claudio Lotito pare sia l'unica possibile contropartita da inserire nell'affare Milinkovic-Savic, ma anche le sirene spagnole, sponda Barcellona, iniziano suonare ammalianti in sottofondo. Nulla di strano se nelle prossime settimane la Juventus si vedesse recapitare un'offerta importante. Almeno per il momento, però, Marotta e Paratici ritengono Bentancur incedibile. Almeno fin quando non sarà sciolto il nodo legato al suo trasferimento in Italia dal Boca Juniors. Nel pagarlo 9,5 milioni, un'estate fa, la Juve ha infatti concesso al club argentino una percentuale del 50% su una futura rivendita. E' evidente come a Buenos Aires fiutino l'affare, considerando la moltiplicazione del valore del giocatore. Ecco perché diventa una priorità, oggi, provare a eliminare questa clausola: la diplomazia bianconera è attiva da tempo, ma è arrivato il momento di stringere.

UNIVERSALE - Anche perché sarebbe un peccato non godere a pieno, sotto tutti i punti di vista, dell'esplosione di un talento che mostra una maturità superiore ai suoi 21 anni. Pur dovendo ancora smaliziarsi nel giro palla e nella verticalizzazione veloce, Bentancur ha fisico, piedi e senso della posizione da perfetto universale di centrocampo. Mezzala naturale da 4-3-3, può però adattarsi senza affanni - e l'ha già dimostrato - da play d'ordine o da mediano in una linea a due. L'intuito di Tabarez, contro il Portogallo, gli ha disegnato su misura anche un vestito da trequartista "muscolare", che deve alzare la testa per il suggerimento (Cavani ne sa qualcosa) ma anche abbassarla per rincorrere in fase di non possesso. Tutto eseguito al meglio. Una soluzione in più per Allegri, che costruì qualcosa di simile al Milan con Boateng.  Duttilità e margini di miglioramento ancora da esplorare rendono Bentancur il titolare aggiunto della Juve che verrà. Compatibile con Pjanic, ma anche non destinato a pestarsi i piedi con il sogno Milinkovic-Savic. Il serbo, che resta la priorità, ha la stessa capacità di muoversi su più mattonelle, trequarti compresa. Ecco perché Bentancur non può essere la contropartita: la Juve sogna di averli entrambi

@pietroscogna