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Tanti episodi, molti difficili, eppure Rocchi si è distinto per decisioni complesse ma giuste anche di fronte a situazioni... controverse, come in molti hanno voluto descriverle. Un rigore, due rossi, un fallo da chiara occasione da gol e con lo spettro del Var (guardare o non guardare, interviene o non interviene), e delle polemiche, in una sfida spesso scoppiettante. 

Ma in generale, come detto, Rocchi non ha evidenziato troppe lacune, anche se un caso, anche piuttosto grosso c'è. Il fallo di Meret su Ronaldo con conseguente rosso è chiaro ed evidente, perché come recita il regolamento è punibile il "colpire o tentare di colpire l'avversario", "sgambettare o tentare di sgambettare". Ciò che fa Meret, e motivo per cui l'arbitro nemmeno richiamato al Var. Giusta questa decisione così come quella riguardante Pjanic, espulso per doppia ammonizione. Accettabile anche il rigore per fallo di mano di Alex Sandro: la dinamica va dalla parte del brasiliano, che non guarda la palla, tocca prima con il petto ed è molto ravvicinato, ma questa tipologia di rigore viene assegnata sempre più di frequente. Al netto di tutto questo, però, si arriva ora all'errore, clamoroso e su cui il Var non può intervenire per protocollo, trattandosi di doppio giallo: Koulibaly in 4' commette due falli da ammonizione, di cui il secondo con una pedata a palla lontana ai danni di Dybala, che resta a terra. Un fatto che fa imbestialire l'intera panchina bianconera e anche i giocatori in campo. Rocchi, però, si fida - sbagliando - della sua svista, o meglio non-vista, dato che il suo sguardo era rivolto sul pallone, già più spostato. Una macchia che si perde nella non restituzione del pallone da parte del Napoli, avvenuta pochi secondi dopo, tra gli incoraggiamenti e il boato del San Paolo...

LA CONFERMA DELL'EX ARBITRO LUCA MARELLI: "UN SOLO ERRORE NELL'ARBITRAGGIO DI ROCCHI"