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Tra i tanti giocatori che hanno vissuto le vacanze invernali a Dubai, c'è anche Medhi Benatia. Tra i tanti giocatori che in questi giorni hanno lanciato messaggi, c'è soprattutto Medhi Benatia. Che da una parte fa gruppo (basti vedere le immagini della cena con Pjanic, Ronaldo, Emre Can e tanti amici postata su Instagram venerdì sera), dall'altra non disdegna mai di puntualizzare l'insoddisfazione per la sua posizione (anche scherzando, come in occasione della risposta a un cameriere che gli ha chiesto di dedicargli un gol, “Per segnare devo giocare...”). Il mercato non si fa sui social, verissimo. Né si vincono i titoli su Instagram. Ma rimane il fatto che la questione Benatia sia una di quelle da dover risolvere nel minor tempo possibile in casa Juve, dove si programmano i cinque mesi più delicati della storia recente.

LA SITUAZIONE – Chiara la posizione della società bianconera, già annunciata e ribadita a più riprese sia da Max Allegri che da Fabio Paratici: a gennaio non parte nessuno. Sia che si faccia riferimento a Spinazzola o a Kean, sia che si pensi in particolar modo a Benatia. Poi in un mese le cose possono ovviamente cambiare. Ad esempio, il difensore marocchino non spinge solo per avere più spazio, vuole sentirsi importante, vuole essere un titolare, un protagonista. Cosa che in questo momento alla Juve non è più, dopo il ritorno di Leonardo Bonucci per Benatia c'è solo un ruolo da alternativa di lusso, che gli sta decisamente stretto. A gennaio si faranno i conti: parola più, parola meno, era questo il messaggio lanciato da Benatia dopo la vittoria con il Cagliari. E i conti non tornano al difensore centrale, che vorrebbe cambiare aria già ora nonostante le resistenze della società. La lista delle pretendenti si allunga, in Italia (Inter, Milan, Roma) e all'estero (Marsiglia, Schalke, Arsenal), la Juve per ora non apre alla cessione. Nei prossimi giorni è previsto in ogni caso un confronto diretto e si tireranno le somme.