Benatia ha disputato entrambe le partite con al braccio la fascia di capitano, affiancato da due diversi compagni di reparto: Romain Saiss all'esordio, Manuel Da Costa contro la banda CR7. Pur senza colpe specifiche sui due ko, il centrale bianconero non è sembrato trasmettere quel senso di sicurezza che ci si poteva attendere da uno della sua esperienza internazionale. Contro i portoghesi, ammonito nelle prime fasi del match per un fallo su Ronaldo, Benatia è rimasto con i nervi scoperti - lo dimostrano le scaramucce con Pepe - non riuscendo a suonare la carica per il tentativo di rimonta.
Le sue vacanze a questo punto inizieranno già a partire dalla prossima settimana, dopo il terzo match che - magari - potrebbe anche saltare per logiche di turnover. Lasciando la Russia senza dolci ricordi, Benatia dovrà schiarirsi le idee sul suo futuro in bianconero. "La mia priorità è il Mondiale", aveva dichiarato a fine maggio, dribblando il corteggiamento dell'Olympique Marsiglia. "Mi piace Rudi Garcia come allenatore - ha in ogni caso ammesso -, ma ho altri due anni di contratto con la Juventus". Fino alle ultime parole: "Non mi ha chiamato nessuno dalla Juve, a 31 anni devi farti delle domande". Sulle tracce del difensore ci sono anche il Borussia Dortmund e l'Arsenalche deve fare i conti con il lungo stop di Koscielny.
In caso di offerta adeguata, certamente superiore ai 20 milioni, la Juventus non metterebbe certo il veto sulla cessione del marocchino. La sua posizione però andrà anche valutata alla luce degli altri movimenti che potranno riguardare il reparto difensivo: su tutti, l'offensiva del Chelsea per Daniele Rugani. Tra i due - per una valutazione d'età e di prospettiva - Benatia resta il più cedibile.
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@pietroscogna