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Andrea Barzagli si racconta. Il nuovo talent di Dazn ha parlato a Tuttosport e agli altri quotidiani sportivi, ecco le sue dichiarazioni: ​"Sto vedendo una bellissima Nazionale che in questo anno e mezzo ha fatto un percorso fantastico. Si è ricreato un grande spirito di aggregazione e sacrificio, ma la vera forza di questa squadra sta nel fatto che da tanto tempo non c’erano giocatori così bravi. Abbiamo una Nazionale qualitativamente forte, un gruppo di 22 giocatori di valore internazionale. Non siamo arrivati in finale solo per il gioco e per lo spirito che mostriamo, ma perché abbiamo giocatori di qualità che ci stanno in quel palcoscenico". 
 
LACRIME BONUCCI - «Leo e Giorgio hanno il peso della responsabilità, sono il cardine di questa squadra. E ci può stare di lasciarti andare a un pianto quando vedi quanto stai facendo». 
 
CHIELLINI - «Io ho finito a 38 anni, Giorgio ne ha 35... Lui, da grande difensore qual è, sta dimostrando ancora di essere fatto di una pasta eccezionale. Lui e Leo stanno dando grande sicurezza a ragazzi che hanno grande qualità e freschezza: è un binomio perfetto». 

INGHILTERRA - «Siamo in casa loro, ma se prendi in mano la partita puoi annullarlo il fattore campo. Loro sono fisici, forti, hanno due tre giocatori importanti davanti. Però, se ci fanno palleggiare e la partita la gestiamo noi, abbiamo buone chance. Come si marca Kane? Intanto è super alto, molto fisico ed esce fuori dalla linea per giocare, in più sa fare gol in tutti i modi. Un po’ ricorda Dzeko». 
 
DONNARUMMA - «La perdita l’ha fatta più il Milan per una questione su cui non voglio entrare, vero è che i nostri uomini di punta, da Jorginho a Verratti, giocano tutti all’estero in grandi club. Gigio va al Psg e penso sia la cosa giusta per lui che ha dimostrato di essere già tra i primi tre al mondo nel ruolo». 
 
BUFFON - «Di Gigi ormai non mi sorprende più niente perché lui è un tipo che si fa trascinare dalle proprie emozioni e credo che, se si sentiva questa cosa, ha fatto bene ad accettarla. Mondiale? Lui crede sempre in qualcosa quando prende delle decisioni». 
 
ALLEGRI - «Non sono stato così sorpreso perché in questi due anni, anche per effetto della pandemia, c’è stata una non progettazione e ora sono ritornati con un allenatore che ha vinto, conosce la piazza e i giocatori. Gli auguro di rivincere subito. Juve favorita? Mi aspetto grande equilibrio perché ci sono stati tanti cambiamenti e, con essi, tanti punti interrogativi». 
 
SPINAZZOLA - «Ero con lui quando si era rotto il crociato e posso capire la sua sofferenza, ma credo abbia tutto per tornare a essere un treno sulla fascia».

Alla Gazzetta ha aggiunto: 

CHIELLINI, BONUCCI E KANE - "Kane è un centravanti che fa girare la squadra, sa segnare da tutte le parti e in tutti i modi, bisogna stargli vicino ed essere pronti a situazioni inattese. Noi abbiamo due grandissimi difensori centrali che sanno anticipare e anche stare a contatto con l'avversario. Chiellini e Bonucci sono due mostri, il cardine della Nazionale. Lo dicono il rendimento e i numeri pazzeschi, giocano ancora a livello altissimo e poi quando serve un urlaccio... Abbiamo una chat che si chiama BBC. Durante l'Europeo ho cercato di non rompere troppo le scatole, però qualche giorno fa ci siamo sentiti". 

STAFF SARRI - "Lasciai lo staff tecnico di Sarri alla Juve dopo pochi mesi perché non ero pronto, avevo sbagliato ad accettare la proposta e avrei dovuto prendermi un po' di tempo per me. E' stata comunque una bella esperienza. Con Sarri capitava che discutessimo e che non fossimo d'accordo, ma non abbiamo mai litigato. Andai via perché la pandemia mi fece riflettere su cosa davvero volessi dalla mia vita, al campo non riuscivo a dare quello che avrei potuto: era colpa mia". 

NO AD ALLEGRI - "Perché ho detto no alla nuova Juve di Allegri? In questo momento della vita preferisco essere più libero e godermi la famiglia. Mi piace poter programmare qualcosa, staccarmi dalla quotidianità del calcio restando però nell'ambiente con questo ruolo a Dazn per parlare di calcio. Andrò negli stadi, guarderò le partite e le commenterò, ma con ritmi diversi. Una cosa di cui sentivo il bisogno. Il Covid ha destabilizzato un po' tutto ed è complicato programmare bene una squadra, immagino che la Juve abbia voluto affidare la squadra a un uomo che sa come si vince. Mi aspetto un campionato equilibrato. Doveva esserlo anche quello dello scorso anno, ma poi l'Inter lo ha ammazzato. Il fatto che ci sono stati tanti cambiamenti, rende la Serie A ancora più bella, avvincente e imprevedibile". 

E al Corriere dello Sport ha dichiarato:

DE LIGT - "De Ligt è un difensore moderno a cui piace il contatto fisico, ha un potenziale incredibile e una professionalità spiccata. E' sotto pressione da quando era molto giovane, eppure è sempre tranquillo".

MONDIALE - "Quindici anni fa la vittoria della finale contro la Francia al Mondiale 2006 è il ricordo più bello della mia carriera, il trionfo di un grande gruppo allenato da un grandissimo tecnico come Lippi".