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Joe Barone, braccio destro del presidente Commisso e punto di riferimento della proprietà a Firenze (come lui stesso di definisce), ha parlato a pochi giorni da Fiorentina-Juve. Ecco alcuni passaggi dell'intervista a Tuttosport: "Juve modello? La società bianconera dimostra che, se non hai certe strutture, è difficile competere, primeggiare, queste sono fondamentali per aumentare i ricavi: tra gli attuali 100 milioni della Fiorentina e gli oltre 400 della Juventus c’è una bella differenza". 
 

0 PUNTI E A SECCO IN CASA - «Non vinciamo al Franchi dal dicembre 2018? Riuscirci sabato non sarebbe male (ride). Ci abbiamo provato col Napoli, ma diciamo che non siamo stati fortunati... Però crediamo nel sistema, non abbiamo fatto polemiche e andiamo avanti. Quanto alla sfida con i campioni d’Italia forse arriva un po’ presto. Non cerchiamo scuse, la squadra proverà a giocarsela, ma i cambiamenti sono stati tanti e solo da venerdì potrà allenarsi al completo. Il 4-2 del 2013 con Montella in panchina? Speriamo. Darei tutto per rivivere quell’emozione...». 
 
RIBERY CONTRO CRISTIANO - «Per quanto hanno vinto in carriera e per ciò che rappresentano per il calcio mondiale è il massimo per la Serie A. Dico di più: non c’è un campionato in Europa che proponga oggi un duello così. C’è di che essere orgogliosi. Acquisto mediatico? Assolutamente no. Se l’obiettivo fosse stato questo, oltre a Ribery avremmo magari preso altri giocatori importanti e famosi. Franck, invece, fin da giugno era in cima alla nostra lista e questo perché lui è un giocatore che ha ancora tanto da dare, per la classe, l'esperienza, la mentalità vincente. Per far crescere un progetto servono giocatori che hanno vinto tanto. Svelo un aneddoto: dopo la sconfitta col Genoa, Ribery per scaricare la rabbia è rimasto fino a notte fonda al centro sportivo ad allenarsi». 
 
GIRO DI CAMPO - «Anche Agnelli fa il giro come facciamo io e Commisso? Davvero? Allora, se vuole, sabato potremo farlo assieme».