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Dopo la sconfitta dell’Olimpico arrivata al termine di una partita contestata per via degli errori arbitrali ma anche, se non soprattutto, per demeriti sportivi dei bianconeri che hanno concesso per oltre un’ora il pallino del gioco alla Lazio di Sarri, la Vecchia Signora si appresta a ripartire in Europa League, vero obiettivo principale della travagliata stagione juventina.
Massimiliano Allegri non ha alternative, se non quella di impostare la squadra a trazione anteriore, anche perché lo Sporting Lisbona ha dimostrato già contro l’Arsenal, capolista in Premier League, di saper reggere il confronto contro qualsiasi avversario di spessore.

Partire nuovamente con un 3-5-1-1 potrebbe esser davvero un suicidio tattico. Questa squadra, quella juventina, ha già dimostrato ampiamente di avere più forza e spessore quando gioca all’attacco piuttosto che quando si posiziona in modo remissivo cercando di limitare l’avversario di turno puntando sulle ripartenze, modo di intendere il calcio ormai obsoleto per tutti (o quasi).
Il doppio ex Paulo Sousa ha cercato di mettere in allerta i bianconeri in questi giorni dando per fortemente favoriti i portoghesi ma noi, nonostante tutto, restiamo convinti che se la Juventus proverà a fare la partita con l’enorme potenziale tecnico a disposizione non dovrà temere invece nessuno e avrà dalla sua l'enorme possibilità di passare il turno.

L’ultima mezz’ora dell’Olimpico d’altronde ha confermato, se mai ve ne fosse ancora bisogno, che la Juventus quando spinge forte sulle fasce può arrivare al gol in qualsiasi momento, soprattutto se gli esterni di turno si chiamano Chiesa e Di Maria.
Contro lo Sporting, Allegri si gioca molto della sua credibilità internazionale e del suo futuro, stavolta ci aspettiamo davvero che possa cambiare la sua filosofia di (non) gioco.
Non è mai troppo tardi per farlo ma serve esserne convinti sino in fondo. #Finoallafine
@stefanodiscreti