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La Juventus ha dominato nella prima ora di gioco al Wanda Metropolitano contro l'Atletico Madrid. Dopo una ventina di minuti di stallo iniziale, con i colchoneros pericolosi in particolare grazie a Joao Felix, la squadra di Maurizio Sarri ha preso in mano il pallino del gioco e ha messo alle corde la squadra di Diego Pablo Simeone. I gol di Juan Cuadrado e Blaise Matuidi parevano aver messo in cassaforte una pazzesca vittoria, poi qualcosa si è rotto.

RIMONTE E PALLE INATTIVE - Le successive reti di Stefan Savic e Hector Herrera, però, oltre a fissare il punteggio finale sul 2-2, hanno riaperto un paio di ferite preoccupanti in casa bianconera. Quella delle rimonte subite e quella dei gol subiti su palla inattiva: la mente, in entrambi i casi, è tornata al clamoroso 4-3 dell'Allianz Stadium contro il Napoli. Juventus avanti 3-0 e rimontata in un quarto d'ora dalle reti da calcio piazzato degli ospiti, prima dell'autorete decisiva di Kalidou Koulibaly in pieno recupero.

MEGLIO COSI' - Nel complesso, però, non si può dire che la prestazione bianconera in casa dell'Atletico sia stata deludente. Tutt'altro: la Juventus ha segnato i primi gol in assoluto in casa dei colchoneros e, almeno a tratti, ha mostrato sprazzi di gioco entusiasmante, proprio della mentalità di Sarri. Un pareggio all'esordio, nel match più difficile di un girone nel complesso abbordabile, non è per altro un risultato da gettare al vento. Tutto considerato, dunque, la prima Juventus d'Europa in versione Sarriana, regala un bicchiere mezzo pieno.

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