commenta
Allegri ha freddato la Dea, che è precipitata dall’Olimpo. Anzi dall’Olimpico. Ad ogni modo gli è bastata una cartuccia per seccare la bella Atalanta, uscita a scorrazzare nel verde, sempre giovane e pimpante. L’agguato è avvenuto al quarto minuto di gioco della Finale di Coppa Italia, quando non c’eravamo ancora sdraiati sul divano. Pronti via, lo sparo. Orario e luogo prestabiliti, forse più il luogo che l’orario (ma era meglio che il fattaccio avvenisse il prima possibile, per incanalare la partita nella direzione giusta).
 

Atalanta-Juventus: l'analisi tattica


Nel senso che Allegri e i suoi ragazzi aspettavano quella situazione evidentemente preparata in allenamento, e non vedevano l’ora di eseguirla alla perfezione, con tanto di quel cinismo in corpo che ne sarebbe bastato anche un po’ meno. Lo affermo basandomi su qualche prova o sto banalmente cavalcando un evento casuale? In questo articolo cercherò di dimostrare che quell’agguato è stato pensato e preparato per colpire un bug strutturale dell’Atalanta. Una contraddizione teorica forse insanabile in seno al sistema di Gasperini, su cui Allegri ha puntato tutto per sbrigare alla svelta l’ultima (?) pratica. 

Il BN è di nuovo su Instagram: clicca qui per seguirci

Vai su 'segui' per essere sempre aggiornato sulle ultime notizie, analisi approfondite, e contenuti esclusivi che riguardano la Vecchia Signora

Siamo qui per portarvi dentro il cuore pulsante della Juventus, condividendo con voi ogni emozione, vittoria e sfida.