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Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa, ha parlato così dopo Juve-Atalanta. 

QUANTO VALE IL PUNTO - "Vale di più? L'abbiamo ottenuto su un campo difficile contro una squadra forte, con una squadra molto motivata, adrenalinica. Aver fatto risultato con la Juve è motivo di crescita, soddisfazione, copre il rammarico di essere stati raggiunti su rigore, punizione, due episodi che insomma ci danno qualcosa da ridire. La soddisfazione è molto alta".

CRESCITA - "In tante cose, secondo me ha avuto una bella crescita. La partita di stasera l'ha dimostrato. Ognuno la vede a modo suo. Per voi era aspettabile". 

LOTTA CHAMPIONS - "In tutti gli anni in Champions o in Europa, siamo partiti un po' così. Cercando di misurarci, provando a capire che crescita potevamo fare per poi misurarci con le squadre più grandi in classifica. Poi ci siamo arrivati. Quando ci siamo accorti che la classifica era quella e le prestazioni erano importanti, nessuno si è tirato indietro. C'è il rischio che si ripeta, in qualche giornale magari, che la squadra sia più forte. Emerge un'arroganza pericolosa. Abbiamo girato a 35 punti, sono tanti. Adesso iniziamo il girone di ritorno con più fiducia, avendo un vantaggio buono ma non determinante. Nessuno si è tirato indietro, giocheremo con umiltà e senza presunzione". 

LOOKMAN - "Una crescita così te l'aspettavi? Lavoro per cercare, con tutti, di metterli in condizione di esprimersi al meglio. Con questo nuovo direttore, responsabile dello scouting, che ha scovati questi giocatori. Lookman era al Leicester, Hojlund è stato veloce, la società ha fatto un investimento importante su un ragazzo. La società ha portato questi due giocatori, che mi hanno permesso di lavorare bene. Poi c'è la crescita di altri più la vecchia guardia che continua a reggere". 

PALOMINO E DEMIRAL - "Si è infortunato, probabilmente al flessore. Vedremo dopo 1-2 giorni, Demiral poteva giocare anche stasera. Dentro Palomino perché è un giocatore forte". 

EDERSON - "Ha fatto un'ottima gara, anche Demiral".

SCALVINI - "Al meglio e al peggio non c'è limite. Ma parte molto in alto. Per me è un leader per come gioca, per come si allena. E' un predestinato, assolutamente. Sa giocare a calcio, ha una fisicità importante e può migliorare. Penso che tra 2-3 anni, la differenza ci sarà... Credo che anche per la Nazionale sarà un bel giocatore"

SULLA JUVE - "Io ho visto una Juve che è partita molto forte, su ritmi molto alti. Avevano adrenalina dentro, hanno cercato di buttarla in campo e di ribaltarla con la giusta carica agonistica. Hanno fatto anche una buona gara per intensità rispetto ad altre partite indietro. Una squadra che andava forte, nella ripresa abbiamo fatto meglio noi. Credo sia stata una bella partita, almeno per il pubblico. Ci sono state tante proposte, partita aperta, giocata. Sapevamo che, quando giochi queste partite, anche in Champions mi succedeva, devi fare dei gol. Sennò non vai a fare il risultato. Sennò ti pesa. Gira, gira, se ti chiudi, poi perdi. Ammonizione, squalifica, angolo, rigore: se vai su questo campo, devi giocare dove se l'aspettano meno, nella loro area. Abbiamo fatto tre gol di pregevole fattura, sono contento. Fatti questi gol contro una Juventus presente, tonica e tosta. Non contro una Juve un po' delusa e remissiva".

GIOVANI JUVE - "Non è che stia seguendo questi ragazzi, vedo che quando hanno giocato hanno fatto bene. La Juve è diversa dall'Atalanta. Da ragazzino ci fu una rivoluzione alla Juve, Bettega con Furino... Anastasi... Ma ricordo solo quella, diversamente la Juve lavora su altre cose. Arrivarono anche Cabrini, Tardelli, Fanna. Rivoluzione non so. Per l'Atalanta è una necessità assoluta puntare su dei giovani e avere sempre... Poi Scalvini se ce lo vengono a prendere, facciamo fatica a difenderlo. Poi esce qualcun altro. E' necessariamente una religione".